DOPO L'ORDINANZA

Pedemontana, per Legambiente Biella "è una finzione ecologica"

Secondo gli ambientalisti: "Si conferma un approccio che nulla ha a che vedere con lo sviluppo sostenibile”.

Pedemontana, per Legambiente Biella "è una finzione ecologica"
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Secondo gli ambientalisti: "Si conferma un approccio che nulla ha a che vedere con lo sviluppo sostenibile”.

La presa di posizione di Legambiente Biella

Ecco quanto fa sapere Legambiente Biella:

"Con la delibera n° 77 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS), da pochi giorni in GU ma assunta a dicembre 2021, è stato approvato il progetto “definitivo” della tratta Ghemme-San Giacomo di Masserano.
Ai molti che danno per “immediata” e “certa” la realizzazione dell’opera si consiglia l'attenta lettura della delibera e si ricorda che molte furono, già in passato, le dichiarazioni dei politici biellesi al riguardo, ma sempre smentite dai fatti.

Va infatti rammentato che per la sola redazione ed approvazione del progetto “esecutivo” il Proponente ANAS dovrà rispondere a un mare di prescrizioni e raccomandazioni, ben 152.
Non sono queste prescrizioni di carattere formale giacché nel dispositivo della delibera 77 del CIPESS è ben precisato che “qualora gli esiti degli approfondimenti prescritti dovessero evidenziare significative modifiche del quadro conoscitivo posto a base del … parere [di compatibilità ambientale] si dovrà procedere alla ripubblicazione delle parti del progetto interessate dalle suddette variazioni”.

Sotto il profilo economico il CIPESS ratifica l’aumento dei costi dell’opera (circa il 7%, da 200 a 214 milioni di euro) e certifica che le opere di “mitigazione e compensazione ambientali” si attestano a 1,067 milioni di euro (opere rivolte, per lo più, alla promozione turistica, meno alla tutela ambientale in senso stretto). Si potevano comunque destinare a tale finalità somme fino al 2% del costo dell’opera, ovvero 4,28 milioni di euro ma è stato deciso, ovviamente, di risparmiare sul versante ambientale.

In più la beffa: per 50 ha su 66 ha di aree boscate che verranno distrutte (l’equivalente di 80 campi da calcio) non è stato disposto la concreta realizzazione, in altri contesti, di nuove equivalenti superfici boscate ma il solo “indennizzo economico". Siamo alla pura “finzione ecologica”.

Rimangono ovviamente tutte le questioni ambientali sollevate da chi si è opposto, come Legambiente, a tale opera: in particolare l’ennesimo incremento del consumo dei suoli (dato dall'opera in sé e dalle attività per il reperimento di terre, rocce da scavo e inerti) e il danno ulteriore ai residui lembi del parco Baraggia, sempre più decurtati e soffocati da varie opere (oltre alla pedemontana incombono i tanti impianti fotovoltaici in progetto per 100 ha a Masserano e Roasio).
I vantaggi rimangono risibili sia dal punto viabilistico che socio economico. Così come la nuova viabilità Cossato - Vallemosso non ha impedito l’impoverimento e declino della valle la nuova tratta Masserano Ghemme non cambierà di molto il quadro socio-economico dei paesi che verranno lambiti o serviti dalla nuova arteria.
I costi ambientali, anche in termini di emissioni, non saranno compensati da particolari vantaggi. Questa strada, da Berlusconi inserita assurdamente nel contesto delle “infrastrutture strategiche” con la cosiddetta Legge Obiettivo, rimane opera concepita solo per soddisfare le esigenze del settore costruzioni.

Nel frattempo si è operato chiudendo la tratta ferroviaria Santhià-Gattinara-Arona. Il paradosso è dunque servito, una “transizione ecologica” che ancora avvalora vecchi e sovradimensionati progetti infrastrutturali, tutto su gomma ed asfalto. Anziché prendersi cura, con migliorie, della viabilità provinciale esistente ed optare per opere contenute, ad esempio realizzando la sola circonvallazione a sud di Gattinara con il ponte sulla Sesia (a servizio della viabilità provinciale e non solo della tratta autostradale), si conferma un approccio che nulla ha a che vedere con lo 'sviluppo sostenibile'”.

Legambiente Circolo Biellese “Tavo Burat” – Il Presidente

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