Il fatto

Orinatoi a forma di bocca di donna nei bagni maschili della palestra

E' Torino a fare da sfondo alla nuova polemica per l'ennesimo esempio di sessismo, dopo il caso della donna ricoperta di cioccolato

Orinatoi a forma di bocca di donna nei bagni maschili della palestra
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Dopo il caso della donna ricoperta di cioccolato nel buffet di un hotel sardo, a Ferragosto, è Torino a fare da sfondo alla nuova polemica per l'ennesimo esempio di sessismo che in questi giorni anima i social.

In rete circola infatti la foto degli orinatoi a forma di bocca di donna posizionati nei bagni maschili di una palestra della nota catena McFit.

Il design pare ispirato al famoso logo (quello della "linguaccia") dei Rolling Stones, e alcuni utenti lo attribuiscono a una nota graphic designer olandese. Riferimenti che, però, non bastano a placare le accuse di sessismo.

Le accuse di sessismo

«Boicottiamo la palestra di Torino» è l'invito lanciato via social da Nadia Conticelli, capogruppo del Pd in consiglio comunale, mentre Sarah Disabato, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Piemonte, definisce «raccapriccianti» gli orinatoi in questione.

Questione di design

Come riportato da Sky Tg24, i responsabili della palestra, che fa parte di una grande catena multinazionale con centri fitness in numerose città europee, spiegano che quel modello di orinatoio è presente in «7-8 palestre in Italia e svariate altre in diversi Paesi europei».

Sarah Disabato (M5S): «Wc che umilia le donne»

Una spiegazione che, tuttavia, non soddisfa l'esponente pentastellata, la quale replica: «Secondo la palestra siamo tutti e tutte colpevoli per il fatto di non aver compreso l’intento artistico di questa installazione, ma si tratta di una giustificazione indecente quanto il gusto di chi ha installato un wc che umilia le donne e che invoca il patriarcato.

«Ci va coraggio a celare il sessismo dietro ad una scelta di design.

«Dalla McFit - conclude Disabato - avrebbero fatto bene a non aprire bocca, se non per chiedere scusa».

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