La visita

“Nuraghe Chervu” diventa anche occasione per promuovere il territorio biellese

Dal piccolo comune di Caino per consegnare la pietra di memoria e visitare la città di Biella e il monumento

“Nuraghe Chervu” diventa anche occasione per promuovere il territorio biellese
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Il progetto di realizzazione del selciato della memoria, sostenuto dal Comune di Biella e promosso dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” per completare, con una pavimentazione lapidea composta da pietre di riuso provenienti da diversi comuni italiani, l’area monumentale “Nuraghe Chervu”, diventa anche occasione per promuovere il territorio biellese.

In visita alla città di Biella

Infatti oggi, venerdì 17 marzo, dal piccolo comune di Caino (2.153 abitanti, situato a 365 metri sul livello del mare, in provincia di Brescia, nella Valle del Garza, valle che comprende anche i paesi di Bovezzo e Nave), sono arrivati alcuni amministratori, accompagnati da alcuni componenti delle Associazioni d'Arma della zona, che hanno visitato sia la città sia la zona del monumento.

Proprio il Comune di Nave aveva aderito nel 2021 all'iniziativa, consegnando una pietra recuperata sul territorio, in collaborazione con le Associazioni territoriali degli Alpini, su cui era inciso il nome del Comune, con il numero dei Caduti durante la Grande Guerra.

L'accoglienza a Palazzo Oropa

Oggi il sindaco di Caino Cesare Sambrici (compaesano e amico di Nicola Minessi, indimenticato protagonista di tante splendide stagioni con i rossoblù di Pallacanestro Biella) è stato accolto nella sala del Consiglio di Palazzo Oropa dal primo cittadino di Biella Claudio Corradino.

Per la memoria collettiva

Questo il commento del presidente del circolo Su Nuraghe Battista Saiu:

«Il monumento che stiamo realizzando accoglierà la memoria collettiva di tutti i Comuni che hanno partecipato all’iniziativa. Si tratta di un gesto forte che lascerà alle future generazioni una testimonianza tangibile del fatto che, a distanza di oltre un secolo, non abbiamo dimenticato e non vogliamo che si dimentichi ciò che è accaduto».

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