I DATI

Nubifragio, l'Osservatorio di Oropa: "80 millimetri, in tre ore torrente in piena"

Questo il dato riguardo a ieri, venerdì. Il riepilogo stilato da don Silvano Cuffolo, vice rettore del Santuario e direttore dell'Ufficio meteo-sismico di Oropa. 

Nubifragio, l'Osservatorio di Oropa: "80 millimetri, in tre ore torrente in piena"
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Questo il dato riguardo a ieri, venerdì. Il riepilogo stilato da don Silvano Cuffolo, vice rettore del Santuario e direttore dell'Ufficio meteo-sismico di Oropa.

Il nubifragio

Oltre 100 millimetri di pioggia quella che si è rovesciata ieri sul Piemonte. Forti temporali e locali nubifragi si sono abbattuti in particolare nel Nordovest. Il settore più colpito l'alto Piemonte tra le province di Biella, Verbania, Vercelli e Novara. In particolare, nel Vercellese e nel Verbano i fenomeni sono risultati a tratti anche violenti con accumuli fino a 103mm a Borgosesia e 102mm a Vezzo.

Nel Biellese, riporta l'Osservatorio di Oropa, i millimetri sono stati 80: "In tre ore torrente in piena".

Siccità storica?

"Per prima cosa si deve tenere presente che nel Biellese come in Piemonte sono frequenti i periodi siccitosi in inverno. Gli stessi incendi dei boschi sui nostri monti avvengono nella stagione invernale.

La causa di questo tipo di clima è proprio nella particolare conformazione del Piemonte, una pianura circondata da tre lati dalla catena più alta delle Alpi. Le perturbazioni atlantiche o dal Nord Europa facilmente ci saltano e si formano più avanti nella Penisola. In Piemonte per questo motivo abbiamo sovente il vento forte e caldo dal Nord, il Foehn, l'aria si riscalda per compressione, scendendo dalle Alpi, mentre sul versante nord, piove e nevica.

Da noi piove e nevica in abbondanza quando si forma una bassa pressione nel golfo ligure e allora le perturbazioni entrano nel catino piemontese e piove e ripiove, il maltempo si ricicla per giorni provoca spesso le alluvioni. O troppa pioggia e neve, o niente. questa è la nostra caratteristica del clima.

Dal 1920 ad oggi, in cento anni, abbiamo avuto 22 mesi di gennaio con meno di 10 mm. di acqua, 17 mesi di febbraio, 10 mesi di dicembre, 9 mesi di marzo. Una metà di inverni con periodi siccitosi.

Considerando l'inverno meteorologico, cioè i mesi di dicembre, gennaio, febbraio, questo inverno 2021-22 è il terzo più asciutto con 29,4 mm. il secondo è il 1980-81 con 27,4 mm. e il primo il 1951-52 con 26,4 mm.

Il 1952 è pure l'anno con meno precipitazioni, 1.205 mm. su una media di Oropa di 2.000 mm.

Nel 1981 invece a metà marzo è poi piovuto cosi tanto da fare un'alluvione, 600 mm. in pochi giorni con danni anche in Valle Cervo, ricordo danni al ponte Pinchiolo. Per fortuna sui monti era neve abbondante e quindi l'acqua si è trattenuta in quota.

La siccità del 1981 è durata 106 giorni dal 28 novembre al 14 marzo. Quest'anno come numero di giorni si è superata. Per ovviare a questa irregolarità delle precipitazioni, negli anni '50 del secolo scorso si sono progettate e costruite parecchie dighe, quella di Camandona per le industrie, Ostola, Mongrando, Ravasanella per l'agricoltura, e solo quella del Piancone in Valessera per l'elettricità.

Si deve poi ricordare che siccità e alluvioni, venti forti e temporali, sono fenomeni naturali di una terra viva, che in milioni di anni cosi si è trasformata, si sono plasmate vette alpine e vallate, ricchezza e varietà di piante e animali.

La Terra è un pianeta vivo proprio per questo e l'uomo impara a viverci e conviverci, come fa da almeno un milione di anni.

Laudato sii!".

 

Don Silvano Cuffolo

Vice Rettore del Santuario

Direttore Ufficio meteo-sismico di Oropa

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