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“Noi siamo Capaci”, studenti biellesi nella terra di Falcone

Il liceo del Cossatese ha portato in scena in Sicilia la sua pièce e partecipato alla commemorazione nazionale di Palermo: «Un onore». 

“Noi siamo Capaci”, studenti biellesi nella terra di Falcone
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Il liceo del Cossatese ha portato in scena in Sicilia la sua pièce e partecipato alla commemorazione nazionale di Palermo: «Un onore».

Il racconto-intervista dei liceali

PALERMO. Siamo stati a Capaci. Intervistiamo il professor Giuseppe Marrone, che dal 21 al 24 di maggio, è stato a Palermo con i ragazzi della compagnia teatrale de “I Copioni” del Liceo del Cossatese Valle Strona per mettere in scena il pezzo teatrale “Noi siamo Capaci”. La rappresentazione ha fatto parte delle iniziative che si sono tenute nella città siciliana in commemorazione della strage, avvenuta il 23 maggio 1992.

“Noi siamo Capaci” è stato rappresentato ormai molte volte. Da quanto tempo fa parte del vostro repertorio?
«Sono passati solo due anni dal 22 maggio del 2022, cioè dalla vigilia del trentennale della strage di Capaci, in cui lo mettemmo in scena la prima volta a Gaglianico. Questo è, però, sicuramente il pezzo che abbiamo replicato più volte, in contesti anche molto diversi».

Chi ha scritto i testi?
«Si tratta di una specie di medley, con alcune parti scritte da uno studente che frequentava la quinta, Jacopo Barazzotto, mentre altre erano presi da autori che avevano parlato di mafia come Pif o Giuseppe Ayala»

Com’è nata l’occasione di andare a rappresentarlo a Palermo, nel giorno del ricordo della strage?
«Il titolo stesso era un invito: “Noi siamo Capaci”, con la “C” maiuscola, chiedeva quasi di essere trasformato in “Noi siamo a Capaci” e quindi è stato davvero speciale essere fisicamente lì. L’occasione è nata dalla dall’interessamento da parte del referente di “No alle mafie - Biella”, Domenico Cipolat, dopo aver visto lo spettacolo si è personalmente impegnato a chiedere alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella di finanziare questa uscita a Palermo».

Quali sono stati i vostri appuntamenti in questa settimana? 
«Per i tre giorni abbiamo avuto un programma abbastanza fitto. Martedì 21, subito dopo l’atterraggio a Palermo, siamo stati proprio Capaci. Mercoledì 22, si è svolto un laboratorio con i ragazzi delle scuole medie dell’Istituto comprensivo “Da Vinci” di Palermo, con cui la nostra scuola ha stabilito una collaborazione. Giovedì, la presentazione dello spettacolo teatrale e sempre il 23 maggio siamo stati in piazza durante la manifestazione nazionale, con un nostro manifesto e con il gruppo “No alle Mafie”, come rappresentanti del Biellese a Palermo».

Quanti eravate?
«In questo caso la “compagnia” è composta da tredici ragazzi (nella foto), due dei quali ormai universitari, e da alcuni accompagnatori».

Anche a Cossato c'è stata un segno di partecipazione alla giornata?
«Sì. Devo ringraziare la scuola che è sempre molto vicina al progetto teatrale e alle sue proposte. In questo caso, considerando anche l’importanza dell’evento, abbiamo pensato di realizzare un qualcosa che collegasse il gruppo di Palermo a tutti gli altri studenti come una sorta di “Unione morale”. In occasione del corteo la scuola ha esposto un lenzuolo bianco, simbolo della lotta alla mafia. Lo stesso è accaduto nelle case di Palermo e di tutti quelli che vogliono aderire ai valori di questa giornata».

Sofia, sei una delle ragazze che fa parte del gruppo che ha recitato in Sicilia: cosa significa per una studentessa diciottenne andare a mettere in scena a Palermo questo pezzo teatrale?
«Un onore. Mi sentivo carica di una certa responsabilità perché presentare ai palermitani questa storia è impegnativo, quindi spero di averlo fatto al meglio possibile».
Liceo del Cossatese e della Valle Strona

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