la protesta

«No al trasferimento della scuola al Piazzo»

I genitori degli alunni della Pietro Micca contro il trasloco a Palazzo Ferrero

«No al trasferimento della scuola al Piazzo»
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La decisione di spostare alcune classi dalla scuola Pietro Micca a Palazzo Ferrero per consentire di portare avanti lavori all’edificio scolastico fa scattare la protesta da parte dei genitori e degli alunni che proprio in questi giorni hanno inviato una lettera al sindaco di Biella, Claudio Corradino, all’assessore all’istruzione Gabriella Bessone, alla preside Monica Pisu e al Provveditore agli studio di Biella Giuseppina Motisi proprio per contestare questa scelta.

«No al trasferimento della scuola al Piazzo»

«In riferimento allo spostamento temporaneo delle classi della scuola primaria Pietro Micca - si legge nella lettera -, veniamo a conoscenza che è stato formalmente indicato dalla Dirigente scolastica ai docenti di tutto il circolo Palazzo Ferrero del Piazzo. In qualità di genitori di bambini così piccoli, non riteniamo né gli spazi né l’ubicazione adatti a una scuola primaria in quanto: i locali di Palazzo Ferrero non risultano adeguati alla creazione di temporanee aule; il parcheggio del Bellone risulta scomodo per i familiari (spesso nonni anziani) che devono accompagnare i bambini a scuola, per via anche dell’ascensore che spesso risulta fuori uso; la funicolare può ospitare solamente 18 persone per volta, a fronte di più di 200 persone che dovrebbero utilizzarla, rendendo improponibile l’utilizzo della stessa durante gli spostamenti a causa di interminabili tempi di attesa; i bambini che non usufruiscono del servizio mensa non avrebbero il tempo di raggiungere le abitazioni e tornare in tempo a scuola per le lezioni pomeridiane; verrebbero a mancare, sempre per problemi di spostamento, i servizi del dopo scuola, utili alle famiglie nei giorni in cui la giornata scolastica termine prima del pranzo e nei pomeriggi in quanto molti genitori lavorano fino a tardi pomeriggio; molte famiglie hanno scelto la scuola proprio in funzione della vicinanza con la propria abitazione o quella dei parenti che si occupano dei bambini».

Alternativa

Spiegate le motivazioni che hanno portato alla protesta, gli estensori della lettera continuano: «Visti e considerati i punti sopra elencati, si ritiene invece che le dichiarazioni fatte dall’Amministrazione Comunale, e in particolare dall’assessore Bessone, ai giornali locali, riguardo la possibilità di utilizzare l’Istituto Losana siano più coerenti con le esigenze dei bambini ( per quanto concerne la disponibilità di locali già adibiti ad aule scolastiche) e delle famiglie (per quanto riguarda la posizione sul territorio). L’istituto in questione era infatti una scuola primaria ed è situato a pochi metri dalla scuola Pietro Micca, permettendo il normale svolgimento di tutte le attività, scolastiche e non, evitando di smaterializzare una delle scuole centrali della Città. Confidiamo nell’adozione di tale soluzione, che fornirebbe un’alternativa equivalente al servizio offerto dalla Scuola Pietro Micca».
Enzo Panelli

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