Nidi comunali: la Regione Piemonte rinnova l’ampliamento degli orari a parità di tariffa
Per il terzo anno consecutivo. Investimento di 3,4 milioni di euro che vuole aiutare le famiglie e incrementare l’occupazione femminile.
Per il terzo anno consecutivo. Investimento di 3,4 milioni di euro che vuole aiutare le famiglie e incrementare l’occupazione femminile.
La misura
“Con questo importante intervento - evidenzia l’assessore all’Istruzione e Merito Elena Chiorino - garantiamo alle donne un sostegno nella libertà di scegliere se esser solo madri, lavoratrici o entrambe le situazioni. Si parla tanto di emancipazione femminile, di autodeterminazione e pari diritti tra donne e uomini, ma se le istituzioni non supportano questo processo con i servizi, non può avvenire nessuna trasformazione culturale nella nostra Nazione. È per questo che, oggi più che mai in linea con il Governo, nel corso del mio mandato ho creduto fortemente in questa importante misura. Come sappiamo, le donne tutt’ora sono investite in maggior misura rispetto agli uomini nell’accudimento della prole, situazione che genera sovente la ‘non scelta’, perché percepita come unica strada possibile, di abbandonare il lavoro. Questa misura - aggiunge Chiorino - possiede, poi, due ulteriori vantaggi: più servizi alle famiglie significa sostenere la natalità e aumentare la richiesta di figure specializzate nel settore dell'educazione della prima infanzia, che per statistica sono in prevalenza donne, significa più occupazione femminile”.
L’investimento
L’investimento regionale è di 3,4 milioni di euro, già introdotto sperimentalmente nel biennio 2021-2023 e ad oggi al terzo anno di operatività, garantisce una maggiore elasticità del servizio anche per il prossimo biennio educativo: grazie alle risorse del Fondo Sociale Europeo Plus, le famiglie piemontesi potranno contare su un servizio pubblico con orari più adeguati alle loro esigenze senza costi aggiuntivi.
Quest'anno si aggiunge una novità, ovvero la possibilità per i Comuni di attivare moduli di prolungamento orario non soltanto durante le vacanze natalizie e pasquali, ma a seconda delle richieste delle famiglie. Pertanto, anche durante l’anno le famiglie con bambini della fascia 0-3 anni saranno più facilitate nel conciliare lavoro e cura dei figli. Un’Europa più sociale e inclusiva, obiettivo strategico del programma regionale 2021-2027, passa infatti anche attraverso questo tipo di attenzione.
Avviata in via sperimentale nel luglio 2021 su iniziativa dell’assessore Chiorino, la misura ha già prodotto risultati interessanti, compatibilmente ad una realizzazione in un periodo ancora segnato dall’emergenza sanitaria: sono stati 50 i Comuni che hanno beneficiato del contributo e sono stati oltre 700 i bambini che hanno usufruito gratuitamente del prolungamento orario. Con il rifinanziamento nel 2022-2023 ne hanno beneficiato 63 Comuni con un incremento rispetto all’anno precedente.
In Piemonte sono 82.433 i bambini di età compresa tra zero e due anni, a fronte di 27.033 posti nei servizi pubblici e privati per la prima infanzia.