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Mongrando e Valdilana dicono sì ad accoglienza profughi afghani

Ci sono anche i comuni di Mongrando e Valdilana tra i 19 che hanno accolto l'appello del Partito Democratico regionale per dare accoglienza ai profughi afghani e alle loro famiglie in fuga dal paese dopo la presa di potere dei talebani

Mongrando e Valdilana dicono sì ad accoglienza profughi afghani
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Mongrando e Valdilana dicono sì ad accoglienza profughi afghani

Ci sono anche i comuni di Mongrando e Valdilana tra i 19 che hanno accolto l'appello del Partito Democratico regionale per dare accoglienza ai profughi afghani e alle loro famiglie in fuga dal paese dopo la presa di potere dei talebani.

“Le immagini provenienti dall’Afghanistan non possono lasciarci indifferenti. Le responsabilità dell’Occidente sono purtroppo evidenti. Ora quegli stessi Paesi occidentali devono evitare ad ogni costo una devastante crisi umanitaria. Lo devono anzitutto al popolo afghano, alle donne e ai bambini che vedono infrangersi le loro speranze di libertà di fronte al regime talebano – spiegano i dem in una nota stampa - La sfida passa anzitutto dalla creazione di canali sicuri, legali e rispettosi dei diritti umani per permettere a coloro che lo desiderano di lasciare l’Afghanistan. Occorrono pragmatismo e rapidità, per questo, come Partito Democratico del Piemonte esortiamo il Governo a mettere in campo ogni iniziativa per garantire l’accoglienza dei profughi afghani. In queste ore stiamo sollecitando tutti i sindaci e le sindache piemontesi, dei capoluoghi e dei piccoli comuni, ad attivarsi per supportare una politica di accoglienza coordinata a livello nazionale ed europeo, rivolta innanzitutto a chi ha collaborato con noi in questi anni e nutre fondati dubbi sull’atteggiamento talebano. Uno sforzo che dovrà essere sostenuto, anche economicamente, dal Governo con risorse dedicate”.

L'appello di Furia

All'iniziativa hanno aderito Baldichieri d’Asti, Bra, Chieri, Collegno, Cuneo, Gravellona Toce, Grugliasco, Moncalieri, Piossasco, Pozzolo Formigaro, Rosignano Monferrato, Saluzzo, Settimo Torinese, Verbania, Villanova d'Asti, Vogogna e Volpedo. “L’iniziativa è della segreteria regionale del Pd Piemonte – spiega Paolo Furia - Auspichiamo che questa prima lista si allunghi in fretta, indipendentemente dal colore politico, perché le bandiere a mezz’asta non bastano. Stiamo parlando di persone che hanno aiutato le forze occidentali in quel paese negli ultimi 20 anni. Non possiamo fare finta di nulla e girarci dall'altra parte”.

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