Medici di base, all’appello ne mancano 18
Le carenze maggiori si registrano nei paesi di montagna. E il territorio si mobilita
Medici di base, all’appello ne mancano 18
Quello della carenza dei medici di base è un problema che non riguarda solamente il Biellese ma è diffuso su tutto il territorio nazionale. Nel nostro territorio, però, contraddistinto da tante vallate e zone montane, si fa sentire ancor di più. Perché se è vero che nella zona di Biella i problemi sono circoscritti e all’uscita di un medico di medicina generale si fa quasi sempre fronte con nuove nomine o con l’assorbimento dei pazienti da parte di altri colleghi, non funziona così per le zone montane. Che non sono certo appetibili per caratteristiche geografiche e che restano spesso scoperte. I problemi maggiori di carenza nel Biellese si vivono nella zona della Valsessera e in quella del Cossatese, anche se, grazie ai corsi di formazione che l’Asl di Biella ha messo in piedi, si cerca di porre rimedio al problema.
Secondo i dati forniti dalla Regione Piemonte, nel 2022 le carenze totali per quanto riguarda il Biellese, dopo i vari pensionamenti che si sono registrati, ammontano a 18 titolari. Per far fronte a queste problematiche vi sono le nomine dei sostituti temporanei, ma questo non basta.
L'appello dei comuni montani
Ecco perché proprio dai Comuni montani è partito un appello al Governo perché prenda in considerazione questo problema e ponga rimedio a scelte fatte in passato che penalizzano principalmente gli abitanti delle zone montane. Il documento, che è stato già approvato da diversi Comuni, chiede «al Governo di individuare strumenti e opportunità per garantire efficaci ed efficienti servizi sanitari nei territori montani del Paese, al Ministro della Salute di rispondere positivamente alle istanze dei sindaci e delle amministrazioni comunali e delle forme aggregative dei Comuni che sottopongono questioni relative alla mancanza di medici di base, anche aumentandogli spazi e i numeri per le specializzazioni universitarie per la medicina di base, al Parlamento di adottare una specifica Risoluzione per consentire ai territori di vedere potenziati servizi medici e sociali a vantaggio delle comunità, anche a seguito della Risoluzione sulle aree montane adottata nel mese di gennaio 2020 e alle Regioni di individuare specifici incentivi economici per i medici di base e i pediatri che aprono e mantengono aperti studi nei Comuni totalmente montani italiani».
Enzo Panelli