Le previsioni

L’Uib: “Il 2022 si aprirà all’insegna della prudenza”

Migliora il trend biellese rispetto alla media degli imprenditori piemontesi.

L’Uib: “Il 2022 si aprirà all’insegna della prudenza”
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L’indagine congiunturale realizzata da Unione Industriale Biellese rispetto alle previsioni degli imprenditori sul primo trimestre 2022 indica una maggiore prudenza sulle aspettative per l'inizio del nuovo anno, riducendo l'ottimismo rispetto al trimestre precedente, ma migliorando il trend biellese rispetto alla media degli imprenditori piemontesi.

Le previsioni

Continuano a crescere le previsioni di aumento dell'occupazione (il saldo ottimisti-pessimisti è 19,3% ed era al 10,8% del trimestre precedente) mentre rimangono sostanzialmente stabili le aspettative sulla produzione, che registra  il 19,3% rispetto al 20,6% del quarto trimestre 2021, dopo il balzo rispetto al trimestre precedente (il saldo era 6,6% per il terzo trimestre 2021). Continua il trend in area positiva delle previsioni rispetto agli ordini totali, pari a 17,5 % (nel trimestre precedente il saldo fra ottimisti e pessimisti era 21,6%) e si raffreddano le aspettative per gli ordini esteri, scese al 4,7% (nel trimestre precedente il saldo fra ottimisti e pessimisti era 14,5%). Si segnala inoltre il dato sulla redditività: le attese per i primi tre mesi del 2022 sono negative, pari a -7%.

 

Il commento del vice presidente

A commentare l’indagine è Paolo Barberis Canonico, vice presidente Uib con delega all’Economia di Impresa, Sviluppo delle Filiere e Sostenibilità: “Le previsioni per il 2022 scontano l'incidenza di fattori negativi come il perdurare delle difficoltà legate al sistema della logistica e trasporti, con costi alti e tempi lunghi,  aumenti e difficoltà nel reperire le materie prime e l'aumento decisamente sproporzionato dei costi dell'energia, gas ed elettrica. Tutti questi aspetti contribuiscono alle previsioni negative rispetto alla redditività delle imprese. Nonostante questi gravi handicap, la ripresa economica sta avanzando, generando comunque buone aspettative per gli ordini e la pressante richiesta di figure specializzate da inserire in azienda. A rendere ancora più complesso il quadro previsivo dell'inizio del 2022 sono due ultimi elementi. In primo luogo, sul fronte del credito cesseranno le moratorie concesse fino a quest'anno e si aprirà una nuova stagione in cui il dialogo con gli istituti bancari sarà fondamentale per non fare mancare al sistema industriale "l'ossigeno" necessario alla ripresa. In secondo luogo, siamo ancora in attesa di constatare le prime ricadute concrete delle azioni annunciate attraverso il PNRR: risorse preziosissime e attese da parte delle imprese per ripartire al meglio”.

 

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