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L'odissea del terzo viaggio Biellese per salvare profughi ucraini

In panne il pullman e anche il mezzo sostitutivo. Una serie incredibile di disavventure per la missione guidata da Gabriele Bodo

L'odissea del terzo viaggio Biellese per salvare profughi ucraini
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Si sta rivelando un'odissea vera e propria la terza missione guidata dal presidente del Cosrab di Biella Gabriele Bodo in Ucraina per portare aiuti umanitari e caricare profughi da portare in salvo in Italia, da famiglie pronti ad accoglierli  o da parenti che si trovano nel nostro paese.

"Pullman in panne, turbina rotta, frizione bruciata. Una situazione incredibile"

Il messaggio di Gabriele Bodo

Terzo viaggio… che si sta rivelando complicato
Il pullman ieri si è rotto e siamo rimasti fermi a Suceava. Organizzato un pullman sostitutivo che ci porterà fino in Moldavia e la squadra di meccanici che ieri notte è partita da Torino per venire a sostituire la turbina del nostro.. mah…
La situazione assume contorni incredibili
Il pullman sostitutivo che doveva venirci a prendere stamattina alle sette è arrivato alle otto perché si è rotto per strada.
Ce ne hanno mandato un altro che per fortuna abbiamo finito di caricare adesso.
La vettura con i meccanici partite da Torino per riparare l’altro pullman rotto, a Milano si è fermata con la frizione bruciata quindi ha due ore di ritardo.
Mi chiedo cos’altro possa ancora succedere

Problemi burocratici a parte, in particolare con le polizie moldave e ungheresi, erano filati via lisci i primi due viaggi guidati da Gabriele Bodo in Ucraina.

Scriveva Bodo lo scorso 19 marzo: "Fermati a Trieste, Verona, Padova, Brescia, Milano e Novara dove abbiamo salutato molti ucraini che si sono ricongiunti ai loro amici o parenti.
A Novara un convoglio della croce rossa ha recuperato gli ospiti che andranno all hub regionale e noi rientriamo a biella con 12 persone alle quali siamo riusciti a dare ospitalità presso famiglie biellesi.
Stanchi ma pienamente soddisfatti. Grazie Simona Orfella , Marco Casetto, Mia moglie Genny , Massimiliano Troncia, Francesca Delmastro Delle Vedove e al “veterano di missione “ Andrea Gibello
Alla fine abbiamo accompagnato 81 ucraini dalle zone di guerra qui da noi in Italia

E ancora prima: "Convoglio arrivato in Italia e accolto dalle forze dell ordine. Sottolineo accolto perché la cortesia e la disponibilità delle nostre forze dell ordine non è minimamente paragonabile al trattamento ricevuto dalle polizia di frontiera moldave e ungheresi. Caliamo un velo molto pietoso!
Grazie anche ai volontari della Protezione civile, Unicef e save the children che hanno distribuito sui mezzi mascherine, acqua e alimenti".

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