SANITÀ

Liste d’attesa biellesi, 724mila euro per abbatterle

Serviranno per finanziare più di 7mila visite ambulatoriali, 257 operazioni e mille screening.

Liste d’attesa biellesi, 724mila euro per abbatterle
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Il piano per l’abbattimento delle liste d’attesa per l’Asl di Biella entra nella sua seconda fase grazie agli stanziamenti regionali aggiuntivi. Dopo la richiesta di aiuto al privato convenzionato, così come successo su tutto il territorio Piemontese, ecco che l’iniziativa di recupero dei tempi perduti entra nel vivo con la seconda fase che ha visto in queste settimane la firma del verbale di accordo tra l’Asl di Biella e le organizzazioni sindacali di medici, infermieri e operatori socio sanitari. Sono proprio queste figure professionali che, dando la disponibilità di visitare e operare anche al di fuori delle ore di lavoro, consentiranno di abbattere le liste d’attesa per 7.275 visite ambulatoriali, 267 operazioni chirurgiche che erano state differite e un migliaio di screening per un totale di circa 8.500 prestazioni entro la fine del 2024.

Liste d’attesa biellesi e prestazioni aggiuntive

Naturalmente la scelta delle prestazioni aggiuntive, che saranno finanziate per 705.930,96 euro dalla Regione Piemonte, per 4.961,25 euro con introiti da sperimentazioni cliniche e per 13.891,50 euro da finanziamento Balduzzi per un totale di 724.783,71 euro. «Il “Piano Aziendale per il recupero delle liste d’attesa - Progetto anno 2024” è stato oggetto di trattazione nel corso della riunione sindacale - Comparto Sanità - del 30 luglio 2024 nel corso della quale è stato chiesto se il suddetto Piano avrebbe previsto, anche per l’anno 2024, prestazioni aggiuntive per il reparto Week Surgery e se tali prestazioni avrebbero riguardato anche il personale Oss - si legge nella delibera - nella successiva riunione sindacale del 6 agosto 2024 è stato comunicato che il “Piano Aziendale per il recupero delle liste d’attesa - Progetto anno 2024”, avrebbe previsto l’erogazione di prestazioni aggiuntive da parte del personale sanitario e del personale Oss».

Le prestazioni da recuperare

In base alla disponibilità di medici, infermieri e operatori socio sanitari l’Azienda ha stilato una lista di prestazioni che potranno essere effettuate in aggiunta all’attività normale per diminuire i tempi d’attesa. Sono tutte prestazioni che riguardano settori che erano andati in difficoltà per i quali è necessario uno sforzo aggiuntivo per rimettersi in pari. In particolare sono previste circa 198 visite urologiche in più, 264 visite pneumologiche aggiuntive, 198 visite otorino, 396 visite ortopediche, 66 visite oncologiche, 396 visite neurologiche e oculistiche, 66 visite neurologiche, 66 visite gastroenterologhe, 594 visite fisiatriche, 132 visite diabetologiche, 594 visite dermatologiche, 132 visite cardiologiche, 176 test cardiovascolari da sforzo, 88 Rx tradizionali, 198 ecografie ginecologiche e tante altre specialità ancora.

Operazioni chirurgiche

Per quanto concerne invece le operazioni chirurgiche sono previste 72 ernie inguinali aggiuntive, 9 colecistectomie, 54 legature e stripping di vene, 23 protesi anca e altri, 42 cataratte, 48 prostate a altro urologico, 18 neoplasie. Ci sono poi mille screening per la prevenzione.

La nota dell’Asl di Biella

«Grazie alla disponibilità dei propri professionisti e dei sindacati che hanno reso possibile il buon esito dell'accordo, questo finanziamento regionale consente all’Asl Bi di realizzare già in questi giorni un incremento di prestazioni per specialità cliniche in cui il bisogno di salute dei cittadini è maggiore. L’Asl Bi con 725mila euro destinati alla calendarizzazione di prestazioni aggiuntive ha così la possibilità di offrire ai cittadini 8.500 nuove prestazioni tra visite, esami, interventi e screening per supportare l’offerta per tutto il 2024. Parallelamente prosegue il costante impegno da parte dell’Azienda Sanitaria di Biella per il reclutamento di professionisti nell’ambito di specialità attualmente carenti; la difficoltà sussiste in quanto tale carenza si registra già in ambito formativo universitario, in particolar modo per alcune discipline, a fronte di una congiuntura demografica che vedrà il verificarsi di una gobba pensionistica che interesserà in modo particolare il personale medico. Per questo motivo l’Asl Bi assicura il massimo impegno per tutelare e supportare i cittadini perseguendo, in collaborazione con la Regione Piemonte, queste azioni di rinforzo e potenziamento»

E.P.

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