il personaggio

Lieta Savio, 102 anni e non sentirli

Contadina e operaia originaria di Udine, nel Cossatese dal 1950.

Lieta Savio, 102 anni e non sentirli
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Da qualche mese, in città, a Cossato, c’è una nuova "decana’’.

Lieta Savio, 102 anni e non sentirli

E’ Lieta Savio vedova Sperotto, che abita in regione Corteggiano ed ha quasi 103 anni. Ci siamo recati a trovarla per conoscerla e scambiare con lei qualche parola. E’ ancora perfettamente lucida ed autosufficiente e ci ha accolti molto cordialmente ed un po’ incuriosita.

Chi è

«Sono nata il 24 settembre 1920 a Buja, in provincia di Udine, ed ero la prima di sette fratelli. La più giovane ha, ora, 93 anni e vive in Australia e ne ho un’altra di 97 anni, che risiede in Canada. Per qualche decennio, ho lavorato come contadina e poi come operaia tessile» ci spiega con molta semplicità e cortesia. Poi Lieta così prosegue: «Mi ero sposata nel 1943 con Luigi e, dopo 40 giorni, lui è tornato al fronte ed è morto in guerra, dopo sette anni di vita militare. E’ mancato prima che nascesse nostra figlia Elma Luigina, venuta alla luce tre mesi dopo la sua partenza. E’ stata veramente molto dura».
Cinque anni dopo, la donna si è risposata con Battista, dal quale ha poi avuto altri due figli: Bortolo e Amedeo.
Nel 1950, la famiglia è emigrata nel Biellese: dapprima a Vergnasco, in una cascina con dei fratelli di papà, e, in seguito, a Quaregna, dove ha continuato a fare la contadina. «Nel 1960, la nostra famiglia si è trasferita a Lessona, dove ho iniziato a lavorare alla Botto Poala come operaia tessile, lasciando definitivamente il lavoro dei campi. Da oltre vent’anni, abito a Cossato, dove mi sono sempre trovata bene».

I ricordi

Qual è il ricordo più bello e quello più brutto della sua lunga vita? Le chiediamo.
«Il più bello è quello di aver avuto un gran bella famiglia, unita come non mai, colma d’amore e piena di attenzioni. Il più brutto è stato quello di essermi trovata vedova a soli 23 anni, con una bambina di tre mesi, un momento veramente angosciante, nonostante tutto l’affetto dei miei genitori e degli altri familiari».
Come vede il mondo di oggi?
«Guardo, spesso, la TV e mi interesso ancora di tutto quanto mi circonda, ma, dopo quello che abbiamo passato, dico che ci troviamo in un povero mondo: si litiga per cose da poco, c’è tanta violenza in famiglia e fra la gente in generale, tanti scandali in politica e nella società. In più ci sono guerre e guerriglie un po’ dovunque. Ci si dovrebbe rispettare di più, senza ricorrere, per un niente, a tanta violenza e crudeltà. Una volta, non c’era niente e adesso si disprezza e si spreca quel tanto che c’è. Secondo me, ci si parla anche troppo poco: si è sempre attaccati al cellulare e questo non aiuta, certamente, i rapporti personali».

Longevità

Il segreto per essere così longevi?
«Sarà per il fatto di aver sempre mangiato poco e di tutto e bevuto pochissimo vino: ne bevo, si e no, un litro al mese».
Nonna Lieta è circondata dall’affetto profondo dei suoi tre figli (foto a sinistra), che si alternano a venirla a trovare ed a farle compagnia, così come i tre nipoti (foto a destra): Daniela, Francesca ed Alessandro, ed il pronipote Marco.
Franco Graziola

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