L’Asl di Biella ora punta sulla sala ibrida
Dopo i risultati certificati da Agenas in termini di qualità della cardiologia, il nuovo passo.
L’ospedale di Biella si è conferma per il secondo anno consecutivo tra i migliori presidi sanitari del Nord Italia e del Piemonte che si sono distinti in ambito cardiologico. Anche altre specialità cliniche del presidio biellese si sono distinte con risultati sopra la media nazionale e tra i migliori del Piemonte. Oltre alla cardiologia, in particolare altri due reparti, Ostetricia e Ginecologia e Ortopedia e Traumatologia in questi anni hanno rinnovato e rinforzato le proprie équipe riuscendo a compiere un balzo decisivo nella parte alta della classifica rispetto agli indicatori di competenza.
L’Asl di Biella ora punta sulla sala ibrida
La notizia è stata resa nota nell’ambito della presentazione del report sui dati 2023 della nuova edizione del Piano Nazionale Esiti da parte dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, un appuntamento annuale atteso dalla comunità scientifica e diventato un punto di riferimento per tutti gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale. I dati dell’Edizione 2024 fanno riferimento all’attività assistenziale erogata nell’anno 2023 da oltre 1.300 ospedali pubblici e privati, analizzando i cambiamenti avvenuti a seguito della pandemia e le dinamiche che stanno caratterizzando il ritorno alle attività ordinarie. Il Programma Nazionale Esiti, sviluppato da Agenas su mandato del Ministero della Salute, rappresenta infatti un osservatorio permanente sull’assistenza ospedaliera che consente di monitorare i trattamenti di provata efficacia e produrre evidenze epidemiologiche sulle interazioni esistenti tra assetti organizzativi, modalità di erogazione e performance assistenziali, anche nell’ottica di far emergere eventuali criticità da sottoporre a specifiche attività di audit. Per quanto concerne ad esempio l’ostetricia e ginecologia, per percentuale di parti cesarei e per percentuale di parti naturali dopo i cesarei l’Asl di Biella è prima in Piemonte. Tra l’altro per i parti cesarei l’Ostetricia di Biella è dodicesima su tutti i punti nascita in Italia.
L’importanza della sala ibrida
La Sala Ibrida è l’obiettivo che l’Asl di Biella aveva previsto nel suo Piano di Rilancio nell’autunno del 2021. Quella dell’ “Alta Tecnologia” è una sfida aperta per le celebrazioni del primo decennale del nostro Ospedale, con l’avvio della Robotica, grazie ad u n’operazione complessiva di investimenti che ha visto unite, al fianco dell’Asl Bi, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Fondo Edo Tempia Odv e Associazione Amici dell’Ospedale di Biella. A quest’ultima è stato affidato anche il compito di portare avanti una campagna di raccolta fondi coinvolgendo cittadini e Associazioni del territorio. Il valore economico dell’investi - mento del progetto per la Sala Ibrida prevede infatti l’acquisi - zione del Sistema Angiografico da 664 mila euro, 680 mila euro di interventi infrastrutturali a carico dell’Asl Bi, che potrà far fronte alla copertura della spesa anche con un finanziamento nazionale, altri 520 mila euro per ulteriori dotazioni tecnologiche che l’Azienda Sanitaria Locale di Biella deve acquistare per l’al - lestimento completo della sala. La Sala Ibrida, che nascerà nel Blocco Operatorio dell’Ospeda - le, comporterà quindi un investimento di 1 milione e 864 mila euro, di cui circa 100mila euro di progettazione e direzione lavori.
E.P