L'Anpi scende in campo contro la stele alle vittime delle Foibe
A distanza di quasi due mesi il “caso” continua a far discutere. Il Comitato di Biella: "Il rispetto per le vittime non può diventare riscrittura della storia"
A distanza di quasi due mesi da quando “Eco” - era il 9 settembre - ha dato notizia della stele dedicata alle vittime delle Foibe e alla X Mas, realizzata senza permessi da un privato a Occhieppo Inferiore e poi demolita su ordine del Comune, e della successiva petizione che il suo autore aveva presentato in municipio per poterne realizzare un’altra all’interno del cimitero, a sue spese e nel rispetto delle disposizioni di legge (progetto rigettato dalla sindaca Monica Mosca), il caso continua a far discutere. Ora è l’Anpi di Biella a scendere in campo per rispondere alle tesi sostenute dal promotore dell’iniziativa.
La replica dell’Anpi
"Come accade spesso - si legge sul comunicato che il Comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha inviato alle redazioni nella tarda serata di sabato -, la tragedia delle foibe viene utilizzata come strumento di propaganda politica e antipartigiana, senza contestualizzare questo dramma".
Servizio completo in edicola oggi, lunedì 4 novembre, su Eco di Biella.