Anniversari

"L'Alpino e il mulo" compie cent'anni. Al via i festeggiamenti in città

E' uno dei monumenti simbolo di Biella. Fu realizzato da Pietro Canonica e inaugurato il 13 ottobre del 1923 alla presenza del re.

"L'Alpino e il mulo" compie cent'anni. Al via i festeggiamenti in città
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Compie cent'anni proprio oggi, venerdì 13 ottobre, uno dei monumenti simbolo della città, “L’Alpino e il mulo”, posto ai giardini Zumaglini. E per ricordare questo importante traguardo gli alpini della sezione di Biella hanno organizzato alcuni appuntamenti, fin dalla mattinata odierna, con il ritrovo al Monumento dei caduti e l'alzabandiera, a cui sono seguiti l’onore ai caduti e le allocuzioni.

Alla cerimonia (nelle foto) hanno preso parte la Fanfara dell’Ana e il coro “Cento voci per i cento anni”.

L'Alpino e il mulo - Celebrazioni per i 100 anni

I prossimi appuntamenti

Le celebrazioni per il centenario de "L'Alpino e il mulo" proseguiranno domani, sabato 14  ottobre, nella sede Ana di Biella alle ore 18 con “Genesi del nostro monumento ai caduti”, a cura del professor Gianfranco Ribaldone, con saggi letti da Laura Zona. Alle 19, al Sacrario del museo degli alpini, verrà poi celebrata la santa messa in suffragio di tutti i caduti, in occasione del 151° anno di fondazione del corpo degli Alpini.

Inoltre, sabato e domenica, ai giardini Zumaglini, sarà allestita la mostraCrea pace e parla al cuore”, che vedrà l’esposizione delle opere pittoriche degli artisti di Artepiù sul monumento, con letture di Laura Zona e Enrica Rizzi. Appuntamento nei due giorni dalle 10 alle 17.

Inaugurato alla presenza del re

Il monumento ai Caduti nella Grande guerra fu fortemente voluto da un gruppo di cittadini che, desiderosi di concordia civile e liberi da ogni spirito di faziosità, nell’autunno 1921 aprì una pubblica sottoscrizione e promosse un concorso nazionale, raccomandando che il monumento in memoria del sacrificio dei Caduti ispirasse sentimenti di pace e parlasse direttamente al cuore.

Nessuno dei 60 bozzetti pervenuti nel corso del 1922 fu ritenuto adeguato. Ci si rivolse allora ad uno scultore di fama europea, Pietro Canonica.

L'opera, intitolata dall'artista “Il ritorno vittorioso”, raffigura l'alpino e il suo mulo che, finita la guerra e compiuto il loro dovere, scendono per l’aspra roccia della montagna, simboleggiata da un enorme blocco di sienite proveniente dalle cave della nostra Balma.

La scultura fu posta nell’area orientale del giardino pubblico e inaugurata il 13 ottobre del 1923 alla presenza del re e di un’immensa folla.

 

 

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