La storia

La storia di Elisa, la donna che salva la Terra

La casara ventottenne di Borriana con alpeggio a Sordevolo "premiata" da Slow Food. Laureata in amministrazione aziendale, produce tome nel solco dei nonni

La storia di Elisa, la donna che salva la Terra
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E’ una delle “Dieci donne che salvano la Terra”. Un riconoscimento che le ha attribuito Slow Food "per dare valore e voce alle donne piemontesi che, spesso nell’ombra, lavorano per custodire la terra, produrre cibo buono, pulito e giusto, cambiare il futuro". E lei - che è tra le esperienze proposte dalla comunità Slow Food Travel Montagne Biellesi - è orgogliosa di questa medaglia virtuale "perché - racconta poco prima di salire sul palco, ieri sera, al Gromo Losa alla presentazione di Terra Madre - per me rappresenta qualcosa di molto importante, un modello di vita sano e integrato con la natura che ci circonda".

Elisa, "premiata" da Slow Food

Il suo nome è Elisa Mosca, 28 anni, casara di Borriana, studi di ragioneria e una laurea in amministrazione aziendale, che ai conti in un ufficio ha preferito inseguire il sogno ereditato dai nonni curando una mandria cresciuta oggi a 40 magnifici esemplari di Pezzata rossa d’Oropa e un piccolo gregge di 15 capre. "Quando avevo due o tre anni - ricorda - i miei genitori lavoravano in città e in estate mi lasciavano dai nonni in alpeggio. Mio nonno, quando doveva andare dalle vacche, per non lasciarmi da sola in casa mi portava con sé. Così ho imparato a mungere, sulle sue ginocchia, a portare le vacche al pascolo mano nella mano con mia nonna, a fare il formaggio..."

Servizio completo in edicola oggi, giovedì 11 luglio, su Eco di Biella.

Commenti
Floriano Secchiero

E io che ero convinto che la terra si potesse salvare solo con la carne sintetica e la farina di grillo... devo rimettermi sulla corretta e tradizionale strada!

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