la lettera al corriere

La premier Meloni difende Delmastro e Donzelli: "Non ci sono i presupposti per le loro dimissioni"

“Da diversi giorni vengo accusata, da opposizione e media, di reticenza in relazione all’acceso dibattito su Alfredo Cospito. Abbassiamo tutti i noi"

La premier Meloni difende Delmastro e Donzelli: "Non ci sono i presupposti per le loro dimissioni"
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Aveva annunciato per oggi la sua risposta alle insistenti richieste di prendere posizione sulla vicenda che ha scatenato la bufera politico-mediatica sul sottosegretario biellese Andrea Delmastro e sul vice presidente Copasir Giovanni Donzelli per le rivelazioni sul Caso Cospito. E puntuale, la premier Giorgia Meloni, l'ha fatto attraverso una lettera inviata al Corriere della Sera: "Non ritengo vi siano in alcun modo i presupposti per le dimissioni che qualcuno ha richiesto" taglia corto Giorgia Meloni, che decide quindi di difendere a spada tratta i suoi due fedelissimi.

Giorgia Meloni: "Invito tutti a un confronto rispettoso"

"Invito tutti a un confronto rispettoso, ma non credo ci siano i presupposti per le dimissioni di Donzelli e Delmastro - ha scritto Giorgia Meloni al Corriere - Sicuramente i toni si sono troppo alzati e invito tutti, a partire dagli esponenti di Fratelli d'Italia, a riportarli al livello di un confronto franco ma rispettoso, ma non ritengo vi siano in alcun modo i presupposti per le dimissioni che qualcuno ha richiesto. Peraltro le notizie contenute nella documentazione oggetto del contendere, che il ministero della Giustizia ha chiarito non essere oggetto di segreto, sono state addirittura anticipate da taluni media. Ci sono in questo polverone, a mio avviso, aspetti chiaramente strumentali".

“Da diversi giorni vengo accusata, da esponenti delle opposizioni e dei media, di reticenza in relazione all’acceso dibattito su Alfredo Cospito svoltosi alla Camera, che ha visto coinvolti tra gli altri l’onorevole Donzelli e il Sottosegretario Delmastro. Della vicenda mi è stato chiesto ieri, quando durante una conferenza stampa con il Cancelliere Scholz a Berlino, e di fronte ai media internazionali, giornalisti italiani mi hanno interrogato su questo, evidentemente meno interessati alla trattativa che stavo conducendo nell’interesse italiano in vista del prossimo Consiglio Europeo straordinario”, scrive la capa del governo, in un intervento che ha come obiettivo quello di chiudere la questione.

 "Ho preso l'impegno di rispondere e lo faccio ora"

“Ho preso l’impegno di rispondere e lo faccio ora - scrive il Capo del Governo - segnalando che la ragione per la quale non sono intervenuta finora è che ho tentato di non alimentare una polemica che considero, per tutti, controproducente. Le spiego perché. A monte: sicuramente i toni si sono alzati troppo, e invito tutti, a partire dagli esponenti di Fratelli d’Italia, a riportarli al livello di un confronto franco ma rispettoso. Non ritengo vi siano in alcun modo i presupposti per le dimissioni che qualcuno ha richiesto. Peraltro, le notizie contenute nella documentazione oggetto del contendere, che il Ministero della Giustizia ha chiarito non essere oggetto di segreto, sono state addirittura anticipate da taluni media. Ci sono in questo polverone, a mio avviso, aspetti chiaramente strumentali”

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