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Interrogazione alla Camera e in Senato sul "party" di Via dei Tigli

Il carcere di Biella finisce di nuovo nel riflettore nazionale per una festa a cui avrebbero partecipato esponenti politici e agenti indagati.

Interrogazione alla Camera e in Senato sul "party" di Via dei Tigli
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Ha fatto decisamente scalpore la grigliata organizzata lo scorso 27 luglio nella Caserma della Polizia Penitenziaria "Alessandro Salaris", situata all'interno delle carceri di Biella, che oggi è stata oggetto di un'interrogazione parlamentare (fatta sia alla Camera dei Deputati che in Senato) firmata da Anna Rossomando, Andrea Giorgis, Walter Verini, Alfredo Bazoli e Franco Mirabelli. Secondo i parlamentari del Partito Democratico, che hanno chiesto delucidazioni sui fatti al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, sarebbe infatti fuori luogo l'eventuale presenza di «autorità politiche» (nell'interrogazione si fa riferimento al sindaco della città, Claudio Corradino, e al sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove) al "party" avvenuto in Viale dei Tigli. A interessare ulteriormente i parlamentari sarebbe anche la possibilità che alla grigliata abbiano preso parte anche alcuni agenti coinvolti nelle indagini su presunti illeciti avvenuti nel carcere di Biella.

L'interrogazione alla Camera e in Senato sul "party penitenziario"

«Lo scorso 27 luglio - si legge nell'interrogazione - si è svolta nella caserma A. Salaris di Biella una festa per il personale di polizia penitenziaria della sede circondariale. La Caserma si trova nella struttura della Casa circondariale di Biella ed è adibita al pernottamento del personale di polizia penitenziaria. La festa è stata pubblicizzata sul profilo Facebook di Raffaele Tuttolomondo, segretario regionale del Piemonte del sindacato di polizia penitenziaria SiNAPPe, e nel volantino pubblicato si indicano anche i dettagli organizzativi dell’iniziativa che viene presentata con il logo della polizia penitenziaria e come “organizzata dal comandante”. Sempre nel volantino si annuncia l’invito a “colleghi distaccati in altre sedi” e la presenza di non meglio specificate "autorità politiche"».

 Le domande al Guardasigilli: «Un'azione inopportuna in quel contesto?»

«Secondo la cronaca del periodico "Il Biellese" - continua l'interrogazione - alla festa avrebbero partecipato alcuni agenti coinvolti nelle indagini su presunti illeciti nel carcere di Biella, il sindaco della città Claudio Corradino e il sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove; vorremmo sapere se è a conoscenza della vicenda e se non intenda approfondirne i dettagli per sapere come sia possibile che a una festa per il personale di polizia penitenziaria del carcere di Biella, ci sia stata la presenza di un solo sindacato, di agenti esterni a quella struttura, se l’invito è stato esteso anche ad altri sindacati, a rappresentanze politiche e istituzionali, se ritiene adeguato qualora i fatti fossero accertati che per un’iniziativa di tal contesto si sia usata una struttura pubblica come quella presente nella Casa circondariale di Biella e se non ritenga di verificare se l’evento non si configuri come un’azione di propaganda del tutto inopportuna in quel contesto».

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