Il caso

Inceneritore Cavaglià incassa anche il “no” del consigliere regionale Bertola

Ci schieriamo senza indugi con i 29 comuni che hanno sottoscritto e inviato una lettera al presidente della Regione Piemonte

Inceneritore Cavaglià incassa anche il “no” del consigliere regionale Bertola
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“L’inceneritore di Cavaglià (BI) non si deve fare. Ci schieriamo senza indugi con i 29 comuni che hanno sottoscritto e inviato una lettera al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e all’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati per esprimere e motivare la loro netta contrarietà alla costruzione del nuovo inceneritore”. Lo annuncia il consigliere regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte, Giorgio Bertola.

 Inceneritore Cavaglià

“Il progetto della società A2A, come evidenziato nella lettera, prevede due camini che propagheranno i fumi dell’incenerimento su un raggio di almeno 30 chilometri, con inevitabili ripercussioni sulla salute pubblica e sulle attività agricole del territorio.

Desta particolare attenzione la zona della Valledora, area su cui grava già un alto rischio ambientale a causa dello stoccaggio dei rifiuti delle ex cave. Non si infierisca su questo territorio”.

L’appello

“La Giunta regionale dovrebbe essere consapevole che gli inceneritori non rappresentano più da tempo la soluzione adatta a risolvere le questioni ambientali e di gestione dei rifiuti. Lo ha ribadito a più riprese l’Europa che ha confermato ufficialmente che impianti di incenerimento, discariche e altre strutture per lo smaltimento di rifiuti indifferenziati, non potranno più essere sostenuti né con il Fondo europeo di sviluppo regionale né con il Fondo di coesione .

Sul capitolo rifiuti i fondi europei andranno infatti erogati ai livelli superiori della gerarchia, inclusi riciclo e compostaggio e azioni intese alla riduzione e al riuso. Una svolta epocale che maggioranza di destra e Giunta Cirio sembrano non aver appreso appieno”.

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