25 novembre

Inaugurata la panchina “Respect”, posata a Città Studi

In occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Realizzata dall'artista Gigi Piana

Inaugurata la panchina “Respect”, posata a Città Studi

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, presso Città Studi si è tenuta una cerimonia dedicata all’inaugurazione della Panchina “Respect”, opera dell’artista Gigi Piana. La panchina, simbolo di impegno civile e richiamo costante al rispetto reciproco, era stata inizialmente collocata nei giardini Zumaglini. Il trasferimento, deciso in seno al Tavolo Panchine Rosse, si è reso necessario a seguito dei ripetuti episodi di vandalismo che, dal 2017, anno della sua prima inaugurazione, svolta proprio il 25 novembre, hanno più volte danneggiato l’opera, rendendo indispensabili vari interventi di restauro.

La nuova collocazione a Città Studi rappresenta un luogo più protetto e al tempo stesso fortemente simbolico, affinché il messaggio della panchina possa continuare a essere visto, condiviso e rispettato da tutta la comunità.

Panchina ‘Respect’: i commenti dei protagonisti dell’inaugurazione

L’assessore alle Pari Opportunità Isabella Scaramuzzi dichiara: “La Panchina ‘Respect’ è un simbolo che parla a tutti, ogni giorno, e ci ricorda quanto sia fondamentale educare al rispetto e contrastare ogni forma di violenza di genere. Vederla più volte danneggiata è stato spiacevole per tutta la comunità, ma non ha indebolito il valore del messaggio che rappresenta. Con questa nuova collocazione a Città Studi, un luogo di cultura, formazione e apertura, vogliamo ribadire con forza che il nostro impegno non si ferma. La lotta contro la violenza sulle donne passa anche da gesti concreti come questo: proteggere i simboli che ci uniscono e promuovere quotidianamente una cultura del rispetto. Voglio anche annunciare che le attività svolte dal Tavolo Panchine Rosse, in sintonia con questo ideale, non si fermano mai e proprio nei prossimi giorni verrà siglato da tutti i componenti l’Accordo di Collaborazione per la prosecuzione del progetto PANCHINE ROSSE: STOP ALLA VIOLENZA”.

L’artista Gigi Piana così commenta: “La panchina, realizzata nel 2017 per il progetto “Panchine rosse: stop alla violenza”, e oggi riproposta, dopo un restyling, nella nuova collocazione presso Città Studi, nasce con l’intento di esprimere un concetto preciso: il rispetto, nodo fondamentale per riflettere sulla sopraffazione del femminile da parte del maschile. Il rispetto non è solo rivolto alla donna, ma si declina come rispetto universale verso l’altro, verso la coppia e verso la relazione. Chi manca di rispetto all’altra persona, in realtà manca di rispetto a sé stesso: la nostra identità biologica porta in sé elementi che rimandano tanto al femminile quanto al maschile, e l’equilibrio tra queste dimensioni è possibile solo attraverso il riconoscimento e il rispetto della propria identità. L’opera invita a soffermarsi su questi concetti. I colori rosso e blu convivono nella stessa seduta, mentre la parola “RESPECT” compare in ogni giunzione cromatica, incisa su plexiglass trasparente, a indicare la necessaria trasparenza nei rapporti di reciprocità”.

“La scelta di allocare la Panchina ‘Respect’ nel nostro campus- dichiara Ermanno Rondi, Presidente di Città Studi Biella- rappresenta per noi un momento di grande significato. Questa panchina, simbolo di un impegno collettivo per il rispetto e la tutela dei diritti e l’eliminazione della violenza contro le donne, trova qui una sede ideale, in un ambiente educativo e di formazione. È fondamentale che i nostri spazi siano testimoni di valori condivisi e che ognuno di noi si senta responsabile nel promuovere una cultura di rispetto e uguaglianza. La presenza di questa opera d’arte ci ricorda ogni giorno l’importanza di un dialogo aperto e di una comunità coesa, che non tollera la violenza in nessuna forma”.

Marina De Andrea presidente dell’Associazione VocidiDONNE dichiara: “La nostra Associazione da anni opera sul territorio biellese per sensibilizzare nei confronti della violenza di genere, questa Panchina rossa è un simbolo pubblico che serve a ricordare che la violenza sulle donne non è un fatto privato: è una violazione sistemica che colpisce la libertà e la dignità delle donne. È un attacco al diritto all’uguaglianza e il nodo profondo da sciogliere ha un nome: patriarcato. Un sistema che assegna ruoli, limita possibilità, condiziona linguaggi. Il cambiamento deve iniziare da tutte e tutti noi con ascolto, consapevolezza e rispetto”.