In tre anni recuperati e demoliti 170 mezzi dalla Polizia Locale
«Quella del recupero dei veicoli abbandonati è una campagna che si inserisce in una più ampia avviata dalla nostra Amministrazione sul contrasto all’abbandono dei rifiuti».
Un lavoro incessante, portato avanti da diversi anni. L’impegno della Polizia Locale per effettuare gli accertamenti disposti dal D.L. 24 giugno 2003 n. 29 - Procedura da applicare alle auto in presunto stato di abbandono sul territorio comunale, è costante e parte con l’accertamento sul luogo dove è stato segnalato il veicolo abbandonato. L’iter inizia mandando un avviso previsto dal codice della strada (art. 180, comma 8) per contattare il proprietario (o gli eredi) con un limite di tempo non inferiore ai 15 giorni e obbligarlo a presentarsi al Comando per fornire informazioni in merito al veicolo in presunto stato di abbandono.
Demoliti dalla Polizia Locale 170 mezzi abbandonati
“Se si presentano li informiamo di aver trovato il mezzo abbandonato e che devono prenderselo in carico, toglierlo dal suolo pubblico e/o portarlo in una demolizione autorizzata, oppure in un luogo privato, non soggetto a pubblico passaggio – spiegano dal Comando di via Tripoli 48 - se nessuno si presenta scatta la prima sanzione e viene effettuata una pubblicazione all'albo pretorio, in caso di proprietario deceduto, per 30 giorni per informare eventuali eredi o chi ne ha diritto del ritrovamento del mezzo. Invece se il proprietario è ancora in vita e trascorsi i termini di 60 giorni, il mezzo viene considerato “cosa abbandonata ai sensi dell’art 923 del codice civile”, rimosso e consegnato alla ditta che si occuperà della successiva demolizione”.
La procedura
Terminate le pratiche di demolizione la ditta invia al Comando di via Tripoli 48 la documentazione di demolizione del veicolo. Le spese verranno addebitate ai legittimi proprietari (cifra complessiva che si aggira intorno ai 250 euro). Gli addetti al recupero e demolizione sono il commissario Stefano Zannin e l'assistente Alessandro Marmiroli. Quando i veicoli rientrano nella categoria degli autocarri, intestati a ditte o a società, si applica una diversa normativa: nello specifico l'articolo 256 del Testo Unico Ambientale 3 aprile 2006 n. 152, che comporta implicazioni penali. Normativa estesa ai motoveicoli, pulmini con più di otto persone, rimorchi, tricicli L5, macchine agricole e veicoli con massa superiore alle 3,5 tonnellate. Negli ultimi tre anni sono stati recuperati, demoliti e radiati dal Pubblico Registro Automobilistico circa 170 veicoli, quasi tutti sprovvisti di regolare assicurazione e revisione.
Il commento del vicesindaco di Biella
“Il comando di Polizia Locale si raccomanda di non lasciare veicoli sul suolo pubblico - dice l’assessore alla Polizia Locale Giacomo Moscarola - una buona prassi potrebbe essere quella di donare il mezzo ad associazioni o enti, se ovviamente ancora in buono stato e non soggetti a fermo fiscale. Quella del recupero dei veicoli abbandonati è una campagna che si inserisce in una più ampia avviata dalla nostra Amministrazione sul contrasto all’abbandono dei rifiuti. Avvalendoci inoltre dei nuovi strumenti di videosorveglianza in dotazione al Comune saremo più attenti nell'individuazione dei responsabili”.