Le statistice regionali

In Piemonte aumentano dell'8,2% le famiglie con lavoratori domestici badanti e colf

Il settore coinvolge il 3,5% e ha un costo complessivo per le famiglie pari a 615 milioni di Euro. Il lavoro verrà presentato venerdì in Senato.

In Piemonte aumentano dell'8,2% le famiglie con lavoratori domestici badanti e colf
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In Piemonte aumentano dell'8,2% le famiglie con lavoratori domestici badanti e colf. I dati si riferiscono alla presentazione del 3° Rapporto annuale sul Lavoro Domestico di DOMINA al Senato della Repubblica che si terrà venerdì prossimo 8 aprile.

Ecco le cifre

I soggetti coinvolti nel lavoro domestico sono 149 mila, il 3,5% della popolazione: 72.835 lavoratori domestici e 76.430 datori di lavoro domestico. L’effetto della sanatoria e del Covid si riflette anche nella percentuale delle badanti e delle colf, entrambe aumentate rispetto allo scorso anno, complessivamente del 7,0%. Così come nei datori di lavoro aumentati dell’8,2%. Con una percentuale pari al 52,0%, le colf continuano a superare le badanti (48,0%, dati INPS). La sanatoria del 2020 e le conseguenze relative al Covid hanno portato all’aggiunta di 4.752 lavoratori domestici.

Caratteristiche dei lavoratori domestici

Osservando le principali aree geografiche di provenienza dei lavoratori domestici, si nota che il 43,3% proviene dall’Est Europa mentre quasi un terzo sono italiani (32,0%). In media, l’età del lavoratore domestico in Piemonte è di 48,8 anni e continua a registrarsi una netta prevalenza del genere femminile (91,1%). Considerando le settimane lavorate, si registra un importante incremento da chi ha lavorato meno di 50 settimane (60,6%).

I datori di lavoro: spesa e impatto economico

I datori di lavoro hanno mediamente 60,6 anni e si registra una prevalenza di donne (56,9%). Quasi nel 20% dei casi il lavoratore convive con il datore di lavoro. Nel complesso, durante il 2020 le famiglie piemontesi hanno speso 615 milioni di euro per la retribuzione dei lavoratori domestici (stipendio, contributi, TFR). Il valore aggiunto equivale a circa 1,2 miliardi di euro.

Distribuzione territoriale ed incentivi

A livello provinciale, Torino è il centro principale, dove si concentrano il 62,3% delle colf e il 56,4% delle badanti. Anche in termini relativi il capoluogo registra valori più alti della media: 10,6 colf ogni 1.000 abitanti (contro una media regionale di 8,8) e 10,3 badanti ogni 100 anziani con più di 79 anni (contro 9,3 di media regionale). La Regione Piemonte offre contributi economici, il cui valore varia a seconda dell’ISEE per favorire la permanenza di anziani non autosufficienti presso il proprio domicilio. Nel caso di inserimento nelle RSA, l’ASL di competenza prende in carico il 50% della spesa. Per promuovere l’autonomia degli anziani e dei disabili, la Regione eroga una tessera per viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici, di validità annuale spendibile sull’intera rete di trasporto pubblico regionale.

Aspettative demografiche

Le prospettive demografiche rivelano nel 2050 un aumento nel numero di anziani (+214 mila), ma un calo di bambini (-19 mila). Pertanto, essendo la componente anziana più numerosa di quella infantile, si può dedurre un incremento della domanda di badanti.

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