La presentazione

Il presidente Cirio a Biella: "Oltre 8 milioni per lo sviluppo di 63 comuni biellesi"

Il presidente della Regione Piemonte era in città per una serie di appuntamenti

Il presidente Cirio a Biella: "Oltre 8 milioni per lo sviluppo di 63 comuni biellesi"
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Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme con il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, e gli assessori regionali Elena Chiorino e Chiara Caucino sono stati ieri, mercoledì 28 febbraio, a Città Studi a Biella per presentare la misura che mette più di 8 milioni di euro a disposizione di 63 comuni biellesi. A livello regionale, questa programmazione finanzia complessivamente 805 comuni, suddivisi in 24 aree omogenee, con 105 milioni di euro. Lo stanziamento è reso possibile attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione, nell’ambito dell’Accordo per la crescita territoriale firmato a dicembre dal presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e dal presidente del Piemonte.

Le parole di Cirio, Delmastro, Chiorino e Caucino

"Mettiamo in campo oltre 8 milioni di euro per consentire a 63 amministrazioni comunali della provincia di Biella di realizzare una serie di interventi strategici attesi da tempo. In questo modo diamo risposte concrete ed efficaci alle richieste dei cittadini su bisogni crescenti di sanità, mobilità, istruzione, ambiente e competitività - ha spiegato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Fin dal primo giorno di mandato, abbiamo concentrato la nostra programmazione sulle necessità di ogni singola amministrazione locale del Piemonte, con 65 milioni di euro già distribuiti a più di 150 comuni delle aree interne e 130 milioni assegnati a oltre 200 comuni attraverso il programma regionale Fesr. E adesso aggiungiamo questa nuova misura da 105 milioni di euro, che produrrà sviluppo diffuso e partecipato in 805 comuni".

"Sono lieto del successo della nuova “architettura” della programmazione della spesa dei Fondi per lo sviluppo e la coesione - ha dichiarato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro -. Il Governo ha ereditato una situazione decisamente critica sulla spesa dei fondi europei. Lo strumento dell’accordo per la coesione ha comportato per il Piemonte la dotazione finanziaria complessiva di 819 milioni di euro per progetti condivisi, realistici e infrastrutturali nel periodo 2021-2027. In provincia di Biella la proficua collaborazione fra Governo e Regione ha garantito l’assegnazione per questa sola linea di intervento 8 milioni di euro a favore di 63 comuni. Formazione, welfare, sviluppo sostenibile non sono più solo principi altisonanti e roboanti da sbandierare a qualche convegno, ma diventano progetti concreti al servizio di sviluppo e crescita delle comunità locali".

"Grazie a queste risorse - hanno aggiunto gli assessori della Regione Piemonte alla Famiglia Chiara Caucino e a Istruzione e Merito Elena Chiorino - la provincia di Biella avrà ricadute positive in termini di sostegno alle grandi sfide per quanto riguarda la formazione, il welfare, lo sviluppo sostenibile e l’innovazione. Il Fondo per lo sviluppo e la coesione se da un lato rappresenta una significativa fonte di finanziamento, dall’altro è un’opportunità concreta di lavorare in sinergia come aggregazioni territoriali a beneficio dello sviluppo locale di aree vaste della nostra regione".

Le aree biellesi finanziate

Di seguito lo schema delle aree omogenee biellesi finanziate con i fondi Fsc. Si tenga conto del fatto che nell’Area omogenea Baraggia sono presenti anche alcuni comuni della provincia di Vercelli.

Area Biellese (5,7 milioni per 47 comuni biellesi)
Andorno Micca, Bioglio, Callabiana, Camandona, Camburzano, Campiglia Cervo, Casapinta,  Cossato, Donato, Gaglianico, Graglia, Lessona, Magnano, Mezzana Mortigliengo, Miagliano, Mongrando, Muzzano, Netro, Occhieppo Inferiore, Occhieppo Superiore, Pettinengo, Piatto, Piedicavallo, Pollone, Ponderano, Pralungo, Quaregna Cerreto, Ronco Biellese, Roppolo, Rosazza, Sagliano Micca, Sala Biellese, Sordevolo, Strona, Tavigliano, Ternengo, Tollegno, Torrazzo, Valdengo, Vallanzengo, Valle San Nicolao, Veglio, Vigliano Biellese, Viverone, Zimone, Zubiena, Zumaglia.

Area Baraggia (2,6 milioni per 20 comuni, di cui 16 biellesi e 4 vercellesi)
Benna (Biella), Borriana (Biella), Brusnengo (Biella), Buronzo (Vercelli), Candelo (Biella), Carisio (Vercelli), Castelletto Cervo (Biella), Cavaglià (Biella), Cerrione (Biella), Dorzano (Biella), Gifflenga (Biella), Lozzolo (Vercelli), Massazza (Biella), Masserano (Biella), Mottalciata (Biella), Roasio (Vercelli), Salussola (Biella), Sandigliano (Biella), Verrone (Biella), Villanova Biellese (Biella).

I comuni vercellesi di Balocco, Casanova Elvo e Villarboit, inizialmente inseriti nell’Area omogenea Borghi delle Vie d’Acqua, hanno chiesto di entrare a far parte dell'Area Baraggia: la dotazione finanziaria complessiva destinata a queste due aree verrà quindi aggiornata in seguito al passaggio effettivo dei comuni interessati.

Ogni Comune potrà richiedere il contributo entro il 31 maggio, candidando attraverso l’area omogenea di appartenenza un massimo di tre proposte: una di valore fino a 100 mila euro, una seconda fino a 250 mila euro e una terza fino a 500 mila euro, con l’importo minimo mai inferiore a 50 mila euro. Il finanziamento della Regione potrà coprire al massimo il 90 per cento del totale di ciascun progetto. Gli interventi potranno riguardare gli ambiti di digitalizzazione, competitività delle imprese, energia, ambiente e risorse naturali, cultura, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana, welfare e salute, istruzione e formazione e capacità amministrativa.

Sulla base delle richieste presentate, la Regione definirà un piano di sviluppo per ciascuna area omogenea e assegnerà i finanziamenti ai progetti ritenuti più strategici, nel limite della dotazione finanziaria attribuita a ciascuna aggregazione territoriale. Dei 105 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, 100 milioni saranno ripartiti tra i progetti dei singoli comuni, mentre i restanti 5 milioni verranno distribuiti come premialità a favore delle proposte sovracomunali. Queste risorse potranno comunque essere ulteriormente integrate dalla Regione.

 

 

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