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Aiuti umanitari
Il presidente Alberto Cirio ringrazia gli sforzi piemontesi in Turchia
Ieri mattina dall'aereoporto di Cuneo-Levaldigi è partito un volo per trasportare 61 sanitari piemontesi ad Antiochia.
Il terremoto che ha devastato Siria e Turchia ha messo in pericolo la vita di moltissime persone, stimolando il resto del mondo ad intervenire per cercare di salvarle. Anche il Piemonte, come testimoniato personalmente dal presidente regionale Alberto Cirio, si è attivato per aiutare sensibilmente chi sta soffrendo dopo il disastro naturale.
Il volo dei sanitari
Ieri mattina dall'aereoporto di Cuneo-Levaldigi è partito un volo per trasportare 61 sanitari piemontesi nel cuore del disastro turco, ad Antiochia, dove verrà allestito un'ospedale da campo Mt2 per poter assistere chiunque abbia sofferto durante e dopo le scosse. «Non si può che dire grazie agli operatori sanitari della nostra regione - commenta Alberto Cirio sulla propria pagina Facebook - soprattutto se pensiamo che si tratta delle stesse persone che, un anno fa, volavano in Ucraina per salvare la vita a chi era malato di cancro, portandolo in Piemonte ed operandolo al Regina Margherita. Aiutare chi ha bisogno non solo è un dovere istituzionale ma è un dovere etico e morale che sta scritto nel cuore di tutti noi»
La Protezione Civile
Attraverso un messaggio ricevuto da Fabrizio Curcio, Capo dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Alberto Cirio riflette anche sugli aiuti esemplari portati in Turchia dalla Protezione Civile piemontese. «Gentilissimo Presidente - recita il messaggio - questa notte sono rientrato dalla Turchia. Ho incontrato il personale della tua regione che sta installando l’ospedale da campo che sarà operativo già nei prossimi giorni. Ti ringrazio per il lavoro che stiamo facendo che dà lustro al nostro Paese in una situazione davvero drammatica». Orgoglio, insomma, quello che traspare dal massimo rappresentante politico del Piemonte per gli aiuti in Turchia.
