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«Il gioco è una piaga, chiedete aiuto»

La psicologa: «Venite qui a Cossato prima di indebitarvi, c’è anche consulenza legale»

«Il gioco è una piaga, chiedete aiuto»
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Per iniziativa del Comune di Cossato, dell’ASL Biella S.C. Ser. D, Cissabo, Caritas Biella e Giocatori d’Azzardo Piemonte Odv, con il patrocinio della Regione Piemonte, nei giorni scorsi, nella sala eventi della Villa Ranzoni, ha avuto luogo un interessante incontro formativo con i cittadini, per prevenire il gioco d’azzardo patologico, dal titolo: ‘’Perdere tutto, non è un bel gioco’’. Purtroppo, erano presenti soltanto una ventina di persone, veramente un vero peccato, vista l’attualità dell’argomento trattato. Moderatore della serata era Mariano Zinno, presidente del consiglio comunale di Cossato e consigliere provinciale. Prima dell’avvio dell’incontro, il vicesindaco Carlo Furno Marchese, anche a nome del sindaco Enrico Moggio, dopo aver espresso il suo più vivo compiacimento per l’iniziativa, ha affermato: «Ogni gioco, è una piaga sociale. Molti che conosco, li vedo andare a giocare e mi rendo conto del male che fanno a sé stessi, alle loro famiglie ed anche all’attività che svolgono. Non bisogna lasciarsi attirare dai giornali, dalla Tv e dai cellulari, dalle notizie di grosse vincite. In verità, a guadagnare sono solo lo Stato ed i gestori dei giochi».

 

«Il gioco è una piaga, chiedete aiuto»

«In media, 3 cittadini su 10, in Piemonte, hanno giocato, almeno una volta, negli ultimi anni, spendendo un ammontare complessivo annuo di oltre 6 miliardi di euro. Non rovinate la vostra vita e di chi vi sta vicino» ha poi esortato il moderatore Mariano Zinno.

La psicologa psicoterapeuta del Ser. D dell’Asl Biella Loredana Acquadro, che opera anche nella sede della Casa della salute di Cossato, avvalendosi anche di interessanti slides, ha spiegato- «E’ un problema sommerso e pochi vengono a chiedere aiuto. Spesso arrivano quando sono già carichi di debiti. Venite al più presto, anche qui a Cossato. La Regione sta anche facendo una grossa campagna in tutte le scuole in modo da prevenire queste situazioni».
Poi Loredana Acquadro ha elencato tutta una serie di giochi: slot machines, Vlt, scommesse sportive, gratta e vinci, 10 e lotto, bingo, tombola, totocalcio, texas hold on line e così via.

Ossessione

«Si gioca molto spesso o si giocano cifre molto importanti ed è un problema quando il gioco diventa una attrazione ossessiva: quando si vince, ci si sente fortunati e bravi, e si comincia a perdere. Si rigioca per recuperare e più si perde, più si gioca, convinti che il periodo fortunato ritornerà e si arriva alla fase di disperazione. Con l’aiuto della famiglia e degli amici, si può arrivare ad una ripresa psicologica e non solo, se queste persone ricorrono a noi psicologi dell’Asl». Dopo aver fatto rilevate che quella del gioco è una vera dipendenza al pari della droga e dell’alcool, ha affermato: «I ragazzi dai 18 ai 20-21 anni sono i più facili ad essere coinvolti ed è per questo che, da oltre dieci anni, facciamo molta prevenzione nelle scuole. Abbiamo anche due legali che, gratuitamente, aiutano queste persone per i debiti contratti».
E’ poi intervenuto Ted Martin Consoli della Caritas Biella per un ulteriore approfondimento su questo delicato e importante problema sociale.
Al termine, due ex giocatori hanno presentato l’associazione ‘’Associazione Giocatori d’azzardo Piemonte Odv’’, che è patrocinata dalla Regione Piemonte e dell’Asl Biella, ed ha sede a Candelo, in via San Lorenzo 6. E’ aperta tutti i sabati, dalle 14 alle 16. Per contatti: 3408495196 (Giuseppe), Gioc.AZzardopiemonte@libero.it
Franco Graziola

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