Il coregone "cacciato" dal lago di Viverone
Una direttiva europea ne mette a rischio la presenza nelle acque

Il coregone "cacciato" dal lago di Viverone
Una nube scura di preoccupazione si è abbattuta a Viverone: secondo una direttiva europea, infatti, il pesce coregone non potrà più essere immesso nelle acque del lago. A darne notizia è stato il sindaco, Renzo Carisio, che tuttavia, ha preso in mano la situazione per cercare di cambiare le cose.
La direttiva e la preoccupazione del sindaco
«Verso il mese di novembre il Comune di Viverone come ogni anno fa domanda alla Provincia per la pesca e l’immissione degli avanotteri di coregone - spiega il sindaco - allevati nel centro ittiogenico e rilasciati nel lago verso gennaio/febbraio. Vi lascio immaginare il mio stupore quando il tecnico ci ha dato il via libera per la pesca, ma non per l’immissione di nuovi esemplari. Sembra infatti che una direttiva europea definisca come non autoctoni gli esemplari di pesce di fiumi e di lago non presenti dal 1500 in poi».
Il coregone è stato immesso a Viverone nel 1890 dal prof. Zublena e si è radicato benissimo nel lago, e per questo risulta ampiamente fuori la direttiva. Lo sconcerto di questa notizia ha portato il sindaco a muoversi per cercare di trovare una soluzione. «C’è bisogno di una deroga - spiega Carisio - per questo ho spiegato la situazione in una lettera che ho consegnato personalmente al sottosegretario alla transizione ecologica, Ilaria Fontana, lo scorso 26 novembre in occasione dell’incontro a Cavaglià sul progetto dell’inceneritore. Non solo, ho anche scritto personalmente al presidente della Regione, Alberto Cirio, e spero di ricevere risposte quanto prima. Il problema non è circoscritto solo a Viverone, tanti altri laghi sono nella stessa nostra situazione, come ad esempio in Lombardia, che so essersi già attivata in merito. Se non si riuscisse a ottenere una deroga sarebbe un problema grosso».
Cosa succederà
«Non riesco a capire - spiega -, a volte credo si perda la sensibilità per le cose davvero importanti e da cambiare in questo Paese. Se fosse un predatore, o una specie altamente infestante e pericolosa per l’habitat del nostro lago, potrei capire. Il problema poi è che non è praticamente possibile una fecondazione naturale per questo pesce, quindi se non potremo immetterne di nuovi esemplari il coregone scomparirà dal lago».
A.Z.