La nomina

Il biellese Condinanzi nuovo giudice della Corte di giustizia Ue

Il professore e avvocato biellese Massimo Condinanzi, docente alla Statale di Milano, è stato indicato dal Governo per il ruolo

Il biellese Condinanzi nuovo giudice della Corte di giustizia Ue
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L’avvocato e docente universitario biellese Massimo Condinanzi, professore di Diritto dell’Unione europea all'Università Statale di Milano, nella seduta dello scorso 22 maggio, è stato nominato dalla Conferenza dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, nuovo giudice della Corte di Giustizia dell'Unione europea. Un incarico di assoluto prestigio per il quale nel dicembre scorso era stato indicato dal Governo italiano in sostituzione della professoressa Lucia Serena Rossi, il cui mandato (sei anni) scadrà il prossimo ottobre e non sarà rinnovato.

Condinanzi nuovo giudice della Corte di giustizia Ue

Condinanzi, fondatore e direttore responsabile della Rivista del Contenzioso Europeo, è stato anche Coordinatore della Struttura di missione per le procedure di infrazione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 2016 al 2018 e dal 2019 al 2023. Membro del Governing Board dell’Europäische Recht Akademie di Trier dal 2018, nella professione forense ha svolto la propria attività anche in contenziosi di fronte alla stessa Corte di giustizia dell’Unione. L’altro italiano che a ottobre entrerà a far parte della Cortte è il professore della Bocconi Oreste Pollicino, messinese, indicato per il ruolo di avvocato generale.

Condinanzi è un predestinato

Nato a Biella il 20 agosto del ‘64, laureato con il massimo dei voti (110, lode e menzione speciale per la stampa) all’Università di Genova, allievo di un luminare del diritto, il professore emerito Bruno Nascimbene, suo relatore per la tesi - non a caso - “L’Atto Unico europeo. Modifiche istituzionali”, si è avviato giovanissimo alla professione forense nel prestigioso studio legale associato Boggio-Chiorino-Perino, negli anni ‘80 (e a seguire) il top a Biella.

Servizio completo in edicola oggi, giovedì 30 maggio, su Eco di Biella.

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