STORICO ANNIVERSARIO

I 150 anni del liceo "Sella", tanta emozione e una certezza: "Innovativi nella classicità"

Autorità, presidi, docenti ed ex docenti, allievi ed ex allievi hanno preso parte alla conferenza che ha chiuso, oggi sabato, i festeggiamenti per l'importante ricorrenza. 

I 150 anni del liceo "Sella", tanta emozione e una certezza: "Innovativi nella classicità"
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Autorità, presidi, docenti ed ex docenti, allievi ed ex allievi hanno preso parte alla conferenza che ha chiuso, oggi sabato, i festeggiamenti per l'importante ricorrenza.

L'incontro di chiusura

Ad aprire l'incontro il preside, Gianluca Spagnolo, che ai presenti ha detto:

"Siete qui perché amate il liceo e il vostro liceo. Questo "fratello maggiore" compie 150 anni, ma è un anziano moderno perché si è evoluto: il liceo adesso è diventato di cinque anni, abbiamo organizzato un potenziamento scientifico e uno giuridico, lavoriamo a tantissime certificazioni, sia di latino e greco che linguistiche e informatiche. Non solo, tramite il Pnrr, ci siamo dotati di un laboratorio multimediale per la creazione di podcast, web tv e web radio.

Fare io liceo classico ha sempre voluto dire avere tanta passione, curiosità e amore per la letteratura e cultura classica, per la storia e per l'arte. Gli studenti del Classico sono ragazzi che sanno cosa vuol dire studiare, faticare, investire il proprio tempo nello studio e nella lettura. Questo fa sì che tutti, i loro genitori e i genitori di altri ragazzi così come gli altri ragazzi, abbiano sempre rispetto e orgoglio per loro: quando si pensa a questi studenti, a chi fa il liceo Classico, si ha l'immagine di persone studiose e serie, persone che sapranno affrontare una vita che meriti di essere vissuta. Questo è l'augurio di buon compleanno che faccio a tutto il liceo Classico".

Tra le autorità, era presente il sindaco Claudio Corradino:

"Questa è per me un momento un po’ particolare. Sono un ex alunno e porto il liceo Classico dentro, nel profondo, e, anche se non sono stato uno dei migliori allievi della scuola, mi ha segnato tanto nella vita. Io c’ero al compimento dei cento anni, ero un ragazzino al primo anno e il preside di allora Diego Pozzi, questo vuol dire che sono un po’ vecchio... Poi arrivò il professor Cremona, al Classico sono passate personalità di grande spessore e credo che i risultati raggiunti siano nati proprio da un liceo in cui si poteva discutere, formarsi, parlare. Il liceo Classico come scuola mi ha dato tanto e non potrò mai ringraziarlo abbastanza per quanto ho ricevuto".

Ex allieva del Classico anche l'assessore regionale Chiara Caucino:

"Credo che pensiero critico nasca proprio dallo studio dei classici e, quando diciamo ai nostri figli di scrutare dentro se stessi per affinare il pensiero critico, facciamo un lavoro importantissimo, fondamentale affinché trovino la loro strada. I classici ci aiutano a essere moderni ,scrutando noi stessi orientati al passato, con determinazione passione e impegno. Fondamentale capire dove si vuole andare il prima possibile e che la scuola assieme alla famiglia aiuti i più giovani a comprendere la strada da percorrere. Voi siete, nella classicità, innovativi". 

Don Minola ha parlato in rappresentanza del vescovo Farinella e in qualità di docente del liceo:

"Più che una fabbrica di servizi, il liceo deve far vivere l'esperienza di una profonda cultura e offrire ai giovani di oggi alti valori umani, per renderli capaci di vivere supportati da questa cultura profonda". 

Angelica Sella di Fondazione Sella ha rappresentato invece il legame con Giuseppe Venanzio Sella e Quintino Sella, dei quali il liceo cittadino porta i nomi:

"Questo è un liceo che anche io amo profondamente e sono onorata che i miei avi abbiano sostenuto la nascita e crescita di questa scuola. Negli studi classici, emerge il tenere vivo il legame con ciò che ci precede e nel mio cuore conservo sempre una frase, studiata ai tempi Filosofia medievale, che dice: "Siamo come dei nani sulle spalle dei giganti". Ecco, il fatto di tenere viva la profonda conoscenza di quel che ci ha formato non può che arricchire la nostra vita e questo messaggio ritengo vada vissuto profondamente dalle nuove generazioni". 

Presenza importante tra i dirigenti scolastici - presenti Mario Massazza del liceo "A. Avogadro" e Raffaella Miori dell'Iis "E. Bona" - quella della ex preside Dolores Ragone, che ha diretto il "G. e Q. Sella" per ben undici anni, prima del ritiro in pensione:

"Questa è, mi perdoni il preside Spagnolo, la mia scuola. Ha trascorso qui undici anni, è una parte importante della mia vita e mi ha insegnato moltissime cose. Devo tanto ai ragazzi e ai colleghi per quanto abbiamo cercato di fare nel migliore dei modi, per rendere la scuola decisamente migliore. E penso che questo sia stato fatto e che la scuola possa continuare a farlo". 

Il libro

La conferenza è stata occasione di presentazione del libro "Tutto le cose belle sono sacre". Ecco quanto espresso dal curatore, il professor  Massimiliano Franco coadiuvato da Nicolò D'Oria e Martina Piccinato: 

"Abbiamo stabilito che questo libro fosse costruito come una sorta di ricamo tra generazioni diverse, tante persone che hanno dato tempo e saperi a questa scuola. Pensavamo che questo fosse importante: persone unite dal principio di trasmissione di cultura e sapere, sullo sfondo di una comunità educante. Volevamo provare ad aprire le vicende dell’istituto ai tempi che sono stati vissuti; allo stesso tempo, volevamo provare a entrare anche solo in punta di piedi in ambiti e argomenti delicati, come il peso e il valore che ha lo studio dei classici cioè la didattica, persino abbozzare qualche idea per il futuro. Ne è nato un saggio in due sezioni, una che analizza quel che è stato e l’altra partendo dall’oggi tenta di riflettere le motivazioni che ci spingono a cercare, cambiare, entusiasmarci per contenuti che paiono forse strani e raccontarli, a osservare i nostri allievi e vederli crescere nel loro essere in divenire". 

"La diversità del liceo Classico penso stia nella costruzione di un'educazione sentimentale per gli allievi, in un dialogo serratissimo con i libri e i docenti.  Il Classico è una scuola che vive di lentezza, e lentezza significa il gusto di prenderci il tempo della libertà di pensare, di cercare il sapere. Se il compito della scuola è ancora quello di aprire mondi e luoghi di incontro per risvegliare il desiderio, il Classico parla sempre di noi, dell’uomo. E non è altro che continua costruzione incompleta. Ecco perché il liceo ci insegna: ci lascia dei segni dentro".

E sulla scia della citazione brechtiana "Che all’uomo un aiuto sia dall’uomo", hanno poi parlato Nicolò D’Oria e Martina Piccinato, è stata scoperta la fotografia restaurata di Giuseppe Venenzio Sella, opera di Stefano Calandri e Francesca Palma. Infine, spazio al discorso di due talentuosi studenti del Classico, Francesco Negri Alessandro Quaregna, e dei compagni più meritevoli.

Il gran finale? Il "rispolvero", a gran voce, dello storico inno (che ispira il titolo del libro) kalà pànta kai ierà. Tutte le cose belle sono anche sacre.

CLASSICO 150 ANNI 1
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CLASSICO 150 ANNI 3
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CLASSICO 150 ANNI 2 RAGONE
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CLASSICO 150 ANNI 5
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CLASSICO 150 ANNI 6
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CLASSICO 150 ANNI 7
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CLASSICO 150 ANNI PLATEA
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CLASSICO 150 ANNI 4
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