identità oltre confine

Grimaldi: "Quell'evento pagato dalla Regione sembra un manifesto di propaganda nazista"

Il capogruppo di Leu in Regione contro l'iniziativa finanziata dalla Regione con 30mila euro: "Partigiani di Tito rappresentati come mostruosi giganti neri"

Grimaldi: "Quell'evento pagato dalla Regione sembra un manifesto di propaganda nazista"
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La locandina che presenta l'evento è indubbiamente forte e particolarmente suggestiva per la parte politica alla quale si rivolge, che è tradizionalmente a destra. Vale a dire quella parte politica che in qualche misura e nell'immaginario collettivo tenta di dare ai Martiri delle foibe la stessa dignità delle milioni di vittime dell'Olocausto. Un paragone impossibile, ma che da decenni divide destra e sinistra.

Come nel caso denunciato dal capogruppo di Liberi e Uguali-Verdi in Regione Piemonte Marco Grimaldi a proposito della locandina che annuncia l'evento "Identità oltre confine" e la ricorrenza del 10 febbraio, "Giorno del ricordo dei martiri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata" per la quale la Regione ha stanziato oltre 30mila euro.

Grimaldi: "Quella locandina, manifesto di propaganda nazista"

“E dopo il fumetto pubblicato da una casa editrice di estrema destra e farcito di errori storici dell’anno scorso, anche quest’anno la Regione a trazione nera non perde il vizio ed esce con una locandina che ha l’aspetto di un manifesto di propaganda nazista, con tanto di partigiani di Tito rappresentati come mostruosi giganti neri. Le manipolazioni legate al Giorno del Ricordo continuano, impiegando - per l’ennesima volta - denaro pubblico e utilizzando il Circolo dei Lettori” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in merito alla locandina dell’iniziativa “Identità oltre confine”, per la quale la Regione ha definito un budget di 31.114 euro.

“Vorrei sapere se il Presidente Cirio ritiene che questa locandina si presti a una ‘grande indagine culturale’”. – prosegue Grimaldi. – “Testi e iniziative rigorosi e ben fatti, che facciano luce su quella fase della storia, ne esistono, ma la nostra destra in genere non perde occasione per aggredire verbalmente e minacciare chi li promuove, siccome alla storia preferisce da sempre il revisionismo cialtrone. Tant’è che Fratelli d’Italia ha depositato in Senato un disegno di legge per equiparare le uccisioni compiute sul confine orientale durante e alla fine della Seconda guerra mondiale dai partigiani jusgoslavi al genocidio degli ebrei portato avanti dal regime nazista. A che pro? Proprio per poter accusare di negazionismo e riduzionismo gli storici che si rifanno ai fatti, collocano la vicenda nel suo contesto e cercano di spiegarla”.

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