Gli ex Rivetti? Hub tessile sostenibile
Studenti del Politecnico di Torino a Biella per RicoNet. «Risanare la ferita urbanistica con un’operazione di rinascita per la città».
Studenti del Politecnico di Torino a Biella per RicoNet. «Risanare la ferita urbanistica con un’operazione di rinascita per la città».
Rigenerazione territoriale
La rigenerazione territoriale nel Biellese: sfide, opportunità e progetti è il tema trattato ieri sera a Palazzo Gromo Losa dal presidente Crb Michele Colombo e dalle docenti universitarie Alessandra Faraudello del Piemonte Orientale ed Elena Granata del Politecnico di Milano. Se Granata si è occupata del bando Armonia+ della Crb Faraudello ha consegnato all’uditorio i risultati del progetto europeo “RiCoNET” che su Biella e due centri del Vallese in Svizzera, finanziato con 800mila Euro. «Abbiamo approfondito - ha detto Faraudello - il vuoto normativo italiano e regionale sull’uso temporaneo degli spazi/luoghi non utilizzati e frutto della crisi del settore industriale. Per ridurre il consumo del suolo è essenziale rigenerare il patrimonio esistente, fornendo una nuova destinazione e fruibilità per la cittadinanza/comunità con sviluppo di idee progettuali e valutazione degli impatti e dell’efficacia delle azioni».
E’ stato somministrato un questionario articolato ad un campione statistico selezionato e qualificato. Per quel che rigarda Biella su un totale di 182 preferenze espresse relative a 32 aree dismesse, gli ambiti più selezionati sono stati: ex Ospedale degli Infermi (18%), ex Lanifici Rivetti (12%), Istituto Santa Caterina ed ex Pettinature Riunite (6,6%), ex Biblioteca Civica (6%). Niente di nuovo per chi si occupa di futuro della nostra città. Ma è il metodo innovativo.
Sono poi stati coinvolti 15 studenti del Politecnico che hanno visitato e soggiornato a Biella per un periodo, hanno mappato e studiato i luoghi potenzialmente oggetto di interventi di riqualificazione - un centinaio - e hanno infine ideato un percorso di rigenerazione.
«L’area scelta dagli studenti - ha raccontato Faraudello - è quella degli ex Rivetti per le connessioni e l’identità con il tessuto storico e il passato industriale di Biella. Ed hanno immaginato di dover riconnettere quell’area, oggetto di una ferita importante, con il resto della città. Quel luogo ha grandi potenzialità: la balconata su colline e montagne e l’area verde che si spinge sul Cervo ne fanno un unicum. Per di più costituiscono il Dna di Biella che va reinterpretato - dicono gli studenti - in chiave naturale ed ecosostenibile. Ecco allora che l’idea parte da qui per arrivare a creare in quel luogo un hub per la produzione sostenibile, attraverso una raccolta di filati usati, e un lab sociale. L’idea progettuale abbraccia l’economia circolare e sostenibile a forte impatto sociale e comunitario e prevede anche il recupero dell’area verde ad elevata naturalità. Se poi, il tutto, fosse accompagnato da un polo formativo specifico il puzzle sarebbe completo».
RiCoNET non fa solo lo stato dell’arte, ma lascia in eredità una piattaforma living lab, che è uno spazio di interazione e co-progettazione con i portatori di interesse inclusi i cittadini, una guida (toolkit) per chi volesse affrontare percorsi di rigenerazione e una bozza di regolamento realizzata col Comune di Biella per la gestione e cura dei beni comuni. «L’obiettivo principale - chiude Faraudello - è quello di aprirci sempre più verso la cittadinanza attiva».
Roberto Azzoni