Violenza sulle donne

"Giulia potevo essere io". Il racconto: "All'inizio era dolce e comprensivo"

La storia di Emily, 25 anni: "Obblgata a fare esperienze che non volevo fare"

"Giulia potevo essere io". Il racconto: "All'inizio era dolce e comprensivo"
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Di seguito la testimonianza di Emily, 25 anni, che ha voluto raccontare la sua esperienza di violenza a Eco di Biella ("Giulia potevo essere io", 5 storie di giovani ragazze sono uscite sul numero di lunedì 4 dicembre) per dare voce a chi voce non ne ha più.

La storia di violenza di Emily

“Avevo 17 anni e avevo iniziato da poco a uscire con questo ragazzo, all’inizio era fantastico, dolce e comprensivo, poi ha iniziato a criticare il mio aspetto: subito con piccoli commenti in cui sosteneva come lui fosse migliore di me. Con passare dei mesi le cose sono peggiorate: mi ha obbligato a fare esperienze sessuali, per le quali io non ero pronta, convincendomi che una brava fidanzata fa queste cose sempre, anche quando non sta bene o non se la sente. Se provavo a dirgli di no iniziava ad inveirmi contro dicendo che ero fortunata a stare con uno come lui, perché io non ero minimamente bella, che dovevo dimagrire, lamentandosi costantemente di come il mio seno fosse troppo piccolo e le mie cosce troppo grandi.
Le cose sono andate avanti così per mesi, ho iniziato a credere che fosse giusto fare di tutto per lui, nonostante non mi sentissi pronta a farlo. Mi aveva fatto credere che non sarei riuscita a trovare nessun altro al di fuori di lui, perché ero brutta e grassa".

Oggi Emily, ripensando a quei momenti, si pente di non aver denunciato, ma in quel momento si sentiva umiliata e credeva che andare dalle autorità l’avrebbe fatta stare solo peggio; si è rifugiata negli amici che, fortunatamente, ad oggi sono una rete sicura e l’hanno sempre sostenuta anche nell’uscita dalla relazione. Però le ferite continua a sentirle sulla sua pelle: "Ho sempre gravi problemi nelle nuove relazioni intime, fatico a relazionarmi sessualmente per paura di non essere mai all’altezza, oppure a volte mi tornano sempre alla mente le sue frasi sul fatto che sono troppo grassa e che fisicamente non ho niente che vada bene. Vorrei trasmettere un messaggio a tutte le persone in situazioni simili: la violenza non per forza è una cosa fisica, non abbiate paura, come me, di vedere i campanelli d’allarme, non abbiate paura di dar voce a quello che avete dentro, allontanatevi da quella persona e chiedete aiuto ad amici e familiari. Fatelo prima che sia troppo tardi, chiedere aiuto non è sinonimo di debolezza, dar voce a voi o noi potrà aiutare altre persone nella nostra stessa situazione".

Elena De Toffoli

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