L'intervista

Giovanni Marchi: "Papà era affascinato dall'idea del passaggio generazionale"

Il figlio di Massimo Marchi racconta sua padre: "Pacato, riflessivo, ma se c’erano da prendere decisioni..."

Giovanni Marchi: "Papà era affascinato dall'idea del passaggio generazionale"
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La tragedia di Massimo Marchi priva il mondo imprenditoriale biellese di una figura carismatica che ha segnato gli ultimi decenni e strappa all’affetto dei suoi cari una presenza fondamentale, un punto di riferimento di cui non sarà facile fare a meno, come traspare dalle parole del figlio Giovanni, che abbiamo intervistato e al quale il grande industriale aveva con il tempo passato il timone delle aziende di famiglia.

L'intervista a Giovanni Marchi

Che genitore è stato Massimo Marchi?

"A casa e in azienda, mio padre conservava lo stesso atteggiamento pacato ed equilibrato. Allo stesso tempo, è stato esigente e voleva fortemente che esprimessimo il nostro potenziale: durante l’adolescenza, mi ha sempre spronato a impegnarmi al massimo, anche quando le mie priorità erano semplicemente ottenere un risultato più che sufficiente e passare ad altro. Ci teneva molto, al rendimento scolastico, ma per lui il comportamento era di gran lunga più importante: l’unica cosa che davvero pretendeva da noi era un atteggiamento educato e rispettoso, in ogni circostanza".

Mi risulta che già dalla fine del 2022 sia stato ufficializzato il passaggio ai vertici delle aziende tra lei e suo padre. Non succede in tutte le famiglie, suo padre aveva solo 66 anni. Come è stato il percorso?

"Mio padre era affascinato dall’idea del passaggio generazionale: aveva studiato e approfondito l’argomento per anni, perché il suo amore per l’azienda l’aveva portato a sviluppare la consapevolezza che l’avvicendamento vada gestito con tutta la cura, l’energia e il tempo che servono. Per questo aveva attivato questo processo già nel 2019, per rendere poi ufficiale il passaggio di testimone in occasione del discorso di Natale del 2022.
«Era felice di poter tramandare l’azienda che amava tanto e di poterlo fare nel modo più sereno e lucido possibile".

Intervista completa in edicola oggi, giovedì 14 marzo, su Eco di Biella.

Commenti
Sigrid

Ho avuto il grande piacere di poter lavorare per il Sig. Marchi e posso solo confermare che era una grande persona! Sapeva veramente guidare una azienda con eccellenza! Mi dispiace moltissimo di sua morte prematura e faccio alla famiglia i miei più sentite condoglianze. RIP Sig. Marchi!

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