Commercio in centro

Galleria Da Vinci, è lenta agonia

Chiude dopo 24 anni il negozio di mobili "Etnie". Ronco in vendita. Daniela Calligher: "Fino a prima del Covid si tirava avanti, ora non faccio fronte alle spese"

Galleria Da Vinci, è lenta agonia
Pubblicato:
Aggiornato:

Quello che una volta era uno dei centri più vivi del commercio biellese è ormai entrato in una lenta spirale di crisi che pare inarrestabile e la porta a svuotarsi della sua vitalità: si sta parlando della Galleria Leonardo da Vinci, che negli ultimi anni ha visto chiudere diversi negozi storici, fino a restare con la maggior parte delle vetrine vuote.

"Etnie" chiude dopo 24 anni

A vivere sulla propria pelle questa “desertificazione” è Daniela Calligher, 53 anni, titolare del negozio «Etnie», originariamente aperto in Via Costantino Crosa nel 2000 e poi trasferito in Galleria nel 2002: "Quando ho aperto il negozio andavano di moda i mobili e soprammobili un po’ etnici - racconta - vendevo oggetti provenienti dall’India, dal Marocco e dalla Cina, a seconda delle mode del momento, poi c’è stato lo stile provenzale a cui, ora, è seguito quello industriale, che abbina legno e metallo".

"Fino a cinque anni fa si riusciva ancora a lavorare bene tutto sommato - ricorda poi - lo spostamento del baricentro commerciale biellese ha portato via molta clientela, ma è da dopo il Covid che è diventato effettivamente sempre più difficile tirare avanti: sono cambiate le abitudini delle persone, che ora tendono ad acquistare molto di più online, e l’aumento delle spese fisse di certo non aiuta. Il costo delle bollette - spiega - unite all’aumento dei tassi del mutuo, all’Imu e alla Tari, che dall’anno scorso è aumentata di duecento euro, mi hanno convinta definitivamente a chiudere".

Galleria Da Vinci: in vendita anche Renzo Ronco

Niente da fare, non si torna più indietro, Calligher non vede altra uscita se non quella di dire addio alla sua attività: per questo in questi giorni ha messo il proprio inventario in sconto fino al cinquanta percento. "Ovviamente mi dispiace molto chiudere - afferma emozionata - a maggior ragione quando si constata che con i saldi qualche vendita in più si fa: ogni tanto torna la voglia di restare aperti... Poi però si ripensa ai mesi “normali”, a quando si fa fatica ad andare avanti, e l’ottimismo svanisce di colpo. Ormai hanno chiuso quasi tutti - aggiunge poi facendo riferimento alle diverse vetrine della Galleria rimaste vuote - adesso tocca a me: mi sono posta come limite temporale la fine di agosto, dopodiché chiuderò il negozio e proverò a vendere l’immobile. Dovrò cercarmi un nuovo lavoro, ovviamente, dato che mi manca ancora qualche anno prima di poter andare in pensione - aggiunge in conclusione - ma sicuramente non sarà un’attività di mia proprietà".

Il caso di Etnie non è l’unico: anche il negozio Renzo Ronco, storico punto di riferimento per tutti gli amanti delle calzature di qualità aperto a Biella nel 1909, è stato messo in vendita lo scorso dicembre: un altro duro colpo per la Galleria Leonardo da Vinci...

Gianmaria Laurent Jacazio

Commenti
Maurizio

Ciao a tutti i biellesi che mi conoscone e non ,sonó ex propietario che cera prima Made in Europe ,mi dispiace molto che verra chiuso vi ricorda come era allora con música dj, 7 vetrine di abbigliamento e moto ,le faccio tanti auguriio ne sonó fuori dal giro da quando Ho chiuso ora vivo nelle canariea siempre fa parte Dei miei ricodi,

Carlo

La rovina delle chiusure delle attività sono solo dovute alla pressione fiscale sulle partite IVA.....PUNTO!!!!

Seguici sui nostri canali