Fondo Edo Tempia: "Dal 5 per mille numeri record"
Quasi 4mila singole donazioni in un anno solare e poco più di 16mila firme. Simona Tempia: «Risultato incredibile per una provincia come la nostra».
Quasi 4mila singole donazioni in un anno solare e poco più di 16mila firme. Simona Tempia: «Risultato incredibile per una provincia come la nostra».
I numeri
Quasi 4mila singole donazioni in un anno solare (nel 2023 erano state 3971), poco più di 16mila firme per destinare il 5xmille alla prevenzione, assistenza e ricerca sul cancro: sta in questi numeri, enormi, il valore del sostegno della gente al Fondo Edo Tempia e soprattutto alle persone e alle famiglie di cui si prende cura, quelle che devono affrontare o prevenire un tumore. Il dato più recente è quello relativo alla quota di Irpef che i cittadini-contribuenti decidono a chi devolvere anno dopo anno: il tabellone nazionale dice che 16.292 persone hanno scelto anche nella dichiarazione dei redditi del 2023 di indicare il Fondo Edo Tempia. È il secondo numero più alto dell’intero Piemonte dietro a un’altra istituzione in prima linea per i temi della salute come l’istituto di Candiolo, ed è di gran lunga il primo nella lista degli enti beneficiari delle province del quadrante orientale. È come se quasi un biellese su dieci - ma le firme arrivano anche dai territori vicini - avesse deciso di sostenere il Fondo.
«È un risultato che ci riempie di orgoglio e, nello stesso tempo, di responsabilità» dice Simona Tempia, presidente dell’associazione nata nel 1981. «Questa ondata di generosità ci commuove e ci gratifica ogni anno: è incredibile che la realtà di una piccola provincia come la nostra riesca a ottenere numeri pari ad associazioni di respiro nazionale. Sarà uno stimolo in più per continuare nel nostro impegno con i programmi di prevenzione e di diagnosi precoce, con i servizi e l’assistenza ai pazienti e ai loro familiari, con il sostegno psicologico, con la ricerca scientifica e i suoi progressi. Sono tutti programmi completamente gratuiti per chi bussa alle nostre porte. Non potrebbero esserlo senza questa ondata di generosità di cui non possiamo che essere immensamente grati».