Emergenza freddo, la grande solidarietà di Biella: accolte più di 50 persone
Da nove anni sul territorio del Biellese, da dicembre a marzo, si garantisce accoglienza notturna alle persone senza dimora con il progetto Emergenza Freddo.
Quasi 14700 euro raccolti: un risultato insperato in una situazione in cui anche le iniziative di promozione e sensibilizzazione hanno dovuto fare i conti con le restrizioni correlate alla pandemia.
51 persone accolte tra dormitorio e accoglienza diffusa (21 persone in media a notte)
Da nove anni sul territorio del Biellese, da dicembre a marzo, si garantisce accoglienza notturna alle persone senza dimora con il progetto Emergenza Freddo.
Emergenza freddo, i sottoscrittori
La rete dei sottoscrittori è ampia. La Città di Biella, il Consorzio I.R.I.S. (che cura il coordinamento e fa da capofila), il CISSABO, la Caritas Diocesana Biella, l’ATS Accoglienza Plurale (capofila coop. Maria Cecilia, che mette a disposizione il personale), la Croce Rossa Italiana sez. Biella, il Centro Territoriale per il Volontariato, l’ASL di Biella, i Gruppi di Volontariato Vincenziano, le ACLI Biella, le Associazioni, Papa Giovanni XXIII di Biella, La Rete e Tunka.
Altri collaboratori
Ai soggetti sottoscrittori si affiancano molte altre realtà del Biellese che (alcune, da anni) collaborano alla realizzazione del Progetto. In primis la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Organizzazioni e i vari Enti che si sono prodigate per la raccolta fondi (Gruppo di Volontariato Vincenziano Valle S. Nicolao, G.V.V. S. Chiara, G.V.V. di Ponderano, Comune di Verrone, Lions Club Valli Biellesi, Libera La Voce, Lions Club Bugella Civitas, Bon Prix 4 You, No Mafie Libera Biella, Parrocchia di Ronco di Cossato, Parrocchia di Quaregna, GASB Gruppo di Acquisto Solidale Biellese), per l’acquisto di coperte (Chiesa Evangelica Parola della Grazia di Gaglianico), nonché molti cittadini che hanno voluto contribuire e collaborare al Progetto.
Con le disposizione del Decreto del Ministero della Salute del 12 marzo e la zona rossa si è reso necessario uno slittamento del termine del Progetto all’11 aprile. Il ragguardevole risultato raggiunto con la raccolta fondi ha consentito di coprire anche questa necessità, tutelando le persone che, non avendo una casa, non hanno la possibilità materiale di rispettare le misure restrittive per il contenimento della pandemia. L’ulteriore residuo di 6000 euro sarà naturalmente destinato alla copertura delle spese per la prossima edizione del Progetto, che vedrà anche l’ingresso dell’Associazione No Mafie Libera Biella nella Rete dei Sottoscrittori.
Importante la sinergia sulla marginalità
Commentano Mariella Biollino, presidente Consorzio IRIS, capofila del progetto, e Stefano Ceffa presidente del CIssabo : “Abbiamo toccato con mano quanto importante sia avere sul territorio un sistema pubblico privato integrato che lavora in sinergia sulla marginalità. L’importante lavoro di regia svolto dai Consorzi con i Piani di Zona a partire dal 2009 e la grande capacità di attivazione del Terzo Settore e del Volontariato, hanno consentito di costruire un ‘sistema’ di servizi – con il Progetto “Accoglienza Plurale” - che garantisce la presa in carico anche alle persone che stanno più ai margini, offrendo la possibilità di “recuperare dignità” attraverso il soddisfacimento dei bisogni primari; dove ci sono le condizioni, sono stati avviati percorsi verso una maggiore autonomia, con interventi non ‘standardizzati’ ma ‘su misura’ in relazione alle necessità dei cittadini. Importante la sperimentazione dell’housing First , accoglienza diffusa sul territorio, che permette di dare risposte certe, partendo dalla garanzia della casa.”
L’assessore Isabella Scaramuzzi della Città di Biella aggiunge : “Come l’anno scorso, al di là della risposta ‘in emergenza’ e dei posti in dormitorio,, si è cercato di aiutare le persone a superare la condizione di senza dimora, anche offrendo – in presenza di alcuni requisiti minimi - soluzioni abitative più stabili”
Sono state ben 14 infatti le persone per cui si è riusciti a trovare alternative, che si affiancano ai 29 progetti housing first/housing led già attivi ad oggi sul territorio.
Stefano Zucchi Direttore Caritas Diocesana, partner ATS Accoglienza Plurale evidenzia: “Si è pensato di andare verso un’ ‘accoglienza diffusa’ individuando piccole strutture per dare ospitalità alle persone senza dimora già conosciute, mettendo a disposizione invece il dormitorio per le persone meno conosciute. Parallelamente abbiamo attivato uno spazio diurno presso la Casa dei Popoli di via Novara per dare accoglienza almeno nel pomeriggio. Bisognava fare in modo che anche le persone senza dimora fossero messe in condizione di rispettare quell ‘ ‘Io resto a casa’ ”
Fin dall’inizio del Progetto, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella è sempre intervenuta in modo concreto. Commenta il Presidente Franco Ferraris: “Le nuove povertà causate dal covid si sommano a vecchie povertà e disagi e generano un aumento delle persone in difficoltà: anche il Biellese è toccato in modo forte da questo fenomeno e i dati purtroppo ci confermano questa tendenza in aumento. Vivere in un territorio che però da anni è attrezzato a rispondere in modo rapido, concreto e coordinato a questi problemi può fare la differenza. Il progetto “emergenza freddo” ce lo testimonia ogni giorno, grazie alla collaborazione tra enti offre infatti da anni accoglienza, dignità e speranza alle persone per le quali rappresenta una luce nel buio dell’emergenza. Un presidio importante al quale la Fondazione è felice di poter contribuire”.
I numeri dell’edizione 2020/2021
Dal 18 novembre 2020 all’11 aprile 2021 : 154 giorni di servizio Servizi erogati::
• 10 posti di accoglienza notturna aggiuntivi (strutture Caritas) oltre ai 15 del dormitorio
• 10 posti di accoglienza diurna presso Casa dei Popoli e delle Culture (struttura Caritas)
• pasti caldi
• distribuzione kit igiene e dispositivi di protezione
• indumenti invernali
• coperte e sacchi a pelo Beneficiari:
• 51 persone accolte nell’ospitalità notturna (con una media di 21 persone a notte)
• 25 persone hanno frequentato lo spazio diurno (con una media di 8 persone al giorno)
Costo complessivo: 55.200 euro
di cui
30200 euro per gestione spazio diurno
21500 euro per posti aggiuntivi accoglienza notturna
3500 coordinamento
Modalità di copertura
15000 euro Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
8800 euro residuo raccolta fondi 2019/2020 – Ass. La Rete 8700 euro raccolta fondi 2020/2021 – Ass. La Rete
8200 euro fondi FEAD
5000 euro Città di Biella
4200 euro Consorzio IRIS
1300 euro CISSABO
2000 euro CRI Biella
2000 euro Caritas Diocesana