sanità

Ematologia, in Ospedale un’esposizione su fattori di rischio e attività di ricerca

I pannelli allestiti nell’atrio e in Ematologia hanno rimarcato l’impegno dell’Azienda Sanitaria biellese nella presa in carico e nella cura dei pazienti affetti da patologie oncoematologiche

Ematologia, in Ospedale un’esposizione su fattori di rischio e attività di ricerca
Pubblicato:

Ematologia, in Ospedale un’esposizione sui fattori di rischio e sull’attività di ricerca

In occasione della Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma, l’Ospedale di Biella durante l’estate ha ospitato un’esposizione informativa a cura della Federazione Italiana Linfomi (FIL). Si è trattato di una serie di pannelli allestita nell’atrio e successivamente in Ematologia, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza su cosa sono i linfomi, sui fattori di rischio e, soprattutto, sull’attività di ricerca condotta dalla stessa Federazione su tutto il territorio nazionale. Mission della FIL infatti è la conduzione di studi clinici finalizzati al miglioramento di diagnosi, terapie e qualità della vita dei pazienti.L’iniziativa è stata promossa in particolar modo dalla Struttura Semplice Dipartimentale di Ematologia dell’ASLBI, diretta da Annarita Conconi, membro del Consiglio Direttivo della FIL, oltre che delegato per il Piemonte della Società Italiana di Ematologia (SIE).

Di che si tratta

L’Ematologia biellese compare tra i fondatori della FIL nel 2010. Questo, oltre a sottolineare l’impegno dell’Azienda Sanitaria nel campo della ricerca sui linfomi e della cura dei pazienti affetti da patologie oncoematologiche, ha fatto sì che nel corso degli anni i pazienti biellesi abbiano avuto accesso a strategie terapeutiche e a farmaci innovativi secondo le disposizioni della Buona Pratica Clinica (lo standard internazionale di etica e qualità scientifica per condurre studi clinici che coinvolgono esseri umani). L’Ematologia di Biella ha infatti partecipato a diversi studi promossi dalla FIL in tema di linfomi aggressivi e indolenti, in alcuni dei quali la Struttura Semplice Dipartimentale ha ricoperto un ruolo centrale nella progettazione e nel coordinamento dell'attività di ricerca; l’attività di ricerca clinica che si declina nell’Ematologia di Biella non è tuttavia “limitata” all’ambito dei linfomi, ma riguarda patologie quali mieloma multiplo, mielodisplasie, leucemie acute e neoplasie  mieloproliferative.

L’Ematologia di Biella può contare su quattro Medici: collaborano con Conconi, Andrea CastelliMaria Letizia Mosca Siez e Francesco Vassallo, oltre al Coordinatore infermieristico di Day Hospital Marisa Beltramo.

«Il nostro è un gruppo medico eterogeneo e ciò ci ha permesso di organizzare gli Ambulatori per competenze, un aspetto che garantisce, un rapporto continuativo con il paziente con vantaggi sia assistenziali che psicologici», afferma Conconi. «Il Biellese da sempre è un territorio attento ai temi legati all’ematologia, all’interno dell’Azienda Sanitaria ma anche tramite la presenza di realtà come la sezione locale dell’AIL (Associazione Italiana Leucemie, Linfomi e Mielomi) e Fondazione Clelio Angelino, fondamentali nella presa in carico e nell’accoglienza dei pazienti in Ospedale, grazie al contributo dei volontari, e nel supporto delle assistenze domiciliari – aggiunge Conconi – Ci sono le condizioni ideali per portare avanti la nostra attività, grazie inoltre al rapporto con i Medici di Medicina Generale, già coinvolti in passato per corsi di aggiornamento specifici».

Incontro a febbraio 2023

L’Ematologia biellese è attiva anche in campo convegnistico. In tal senso, nel febbraio 2023 sarà organizzato a Biella un incontro specialistico nazionale della Società Italiana di Ematologia.

Attualmente sono oltre 300 i pazienti in terapia attiva in ambiente oncoematologico in carico presso il Day Hospital dell’Ospedale di Biella. Per quanto riguarda l’attività ambulatoriale dell’Ematologia ASLBI, la media delle prestazioni si attesta a quasi 8.000 visite all’anno, numero rimasto sostanzialmente stabile anche durante la pandemia.

Seguici sui nostri canali