i lavori di ristrutturazione

"Ecco la prova che la nuova diga in Valsessera è al palo. Impossibile farla entro il 2023"

Il Comitato Valsessera: "Sostenere che occorra un invaso nuovo quando quelli esistenti non sono mantenuti in efficienza è pura contraddizione"

"Ecco la prova che la nuova diga in Valsessera è al palo. Impossibile farla entro il 2023"
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Con un'articolato comunicato stampa il Comitato Valsessera che da anni si oppone alla costruzione di una nuova diga più a valle di quella cosiddetta di Miste (o lago delle Mischie) sul Sessera, torna all'attacco sul faraoinco "e antieconomico" progetto del futuro invaso. A breve dovranno infatti essere effettuati importanti e onerosi lavori sull'attuale diga.

Ricordiamo che la costruzione della nuova diga dovrà prevedere la successiva demolizione di quella esistente  del cosiddetto lago delle Mischie (o delle Miste)    situato a 902 m di altezza tra il comune di Trivero e le frazioni montane dei comuni di Camandona e di Vallanzengo, tutti in provincia di Biella.

La lettera del Comitato Valsessera

Sono iniziati in questi i giorni alla diga di Miste, sul Sessera, importanti  lavori di messa in sicurezza. La ditta Sistemi Energia deve adeguare lo sbarramento sulla base degli indirizzi del Ministero Infrastrutture Dipartimento Dighe demolendo parte dei pilastri del coronamento ed innalzando la passerella esistente sopra il coronamento stesso (vedi immagini).

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Per questa associazione l'inizio di questi lavori (molto onerosi e complessi) è certamente segno che l'altra procedura (il rifacimento della diga) è ancora al palo, priva di finanziamento e con a breve la scadenza dei termini di validità della VIA: impossibile dunque la conclusione dei lavori entro la fine del 2023 (prescrizione VIA).

Più di ogni altra chiacchiera questa è la risposta concreta che va data a chi ritiene fondata sulla demagogia, senza rispetto delle posizioni altrui, la posizione di chi si è opposto e si oppone al progetto di rifacimento di questa diga.

L'ampliamento della diga in Valsessera, va ricordato, non fu presentato al territorio quando fu discusso il progetto di fattibilità (nel 2007 gli enti territoriali furono ignorati nonostante il PTA imponesse la ricerca della condivisione). Non si venga ora a dire che non c'è stata disponibilita al confronto quando tale confronto è stato volutamente eluso dal Proponente e da molti pubblici amministratori ( di Destra e di Sinistra).
La  nuova diga in Valsessera è, per questa associazione, solo uno spreco di risorse pubbliche (negativo il rapporto tra costi e benefici) con elevato danno all'ambiente (siamo all'interno di un SIC).

L'opera peraltro  non consente, stante i consistenti diritti di prelievo esistenti a valle e il contenuto volume, a costituire una valida opzione per affrontare la severità idrica. Questo è quanto abbiamo sempre illustrato, con argomentazioni tecniche in sede di osservazioni e in sede di contenzioso, ancorché  inascoltati.

Se i favorevoli alla diga in Valsessera si prendessero almeno la briga di valutare quant'è il volume indisponibile negli invasi Ostola, Ravasanella e Ingagna a causa dei depositi di sedimenti e incominciassero da lì per valutare i possibili recuperi di volume di invaso (anziché costruirne uno nuovo) potremmo valutare che l'approccio ideologico è stato messo da una parte (anche da quella parte). Ma sostenere che occorra un invaso nuovo quando quelli esistenti non sono mantenuti in efficienza è pura contraddizione.

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