Delmastro esulta dopo sentenza Cassazione sui migranti in Albania: "Decidono i ministri i Paesi sicuri"
Il sottosegretario Fdi di Biella: "Pietra tombale sulle speranze immigrazioniste della sinistra italiana"
"La Cassazione chiude il film dell’immigrazionismo: la lista dei Paesi Sicuri e le politiche migratorie restano nelle mani del Governo.
Adesso avanti, senza tentennamenti". L'onorevole Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia del Governo Meloni, esulta dopo la sentenza della Corte di Cassazione, che esprimendosi sulla cosiddetta "definizione di paesi sicuri" stabilisce che «il giudice della convalida, garante, nell’esame del singolo caso, dell’effettività del diritto fondamentale alla libertà personale, non si sostituisce nella valutazione che spetta, in generale, soltanto al Ministro degli affari esteri e agli altri Ministri che intervengono in sede di concerto».
L'"ordinanza interlocutoria" della Cassazione che fa da sponda al Governo Meloni. Le parole di Andrea Delmastro
Quella dei giudici della Corte di cassazione è una «ordinanza interlocutoria» legata ai ricorsi presentati dal governo contro le mancate convalide del trattenimento di migranti in Albania emesse dalla sezione immigrazione del tribunale di Roma lo scorso 18 ottobre.
Cosa dice la Cassazione sul caso Migranti-Albania
Secondo la Corte di Cassazione "Non sembra possibile che il giudice applichi la decisione della Corte di giustizia in modo automatico ed estensivo ai Paesi designati sicuri, con eccezione di categorie di persone". Per la Cassazione è invece possibile "designare un paese terzo come Paese di origine sicuro sia pure in presenza di eccezioni soggettive". E questo compito, sanciscono i giudici della Cassazione, spetta soltanto al ministro delgi Esteri e agli altri ministri "in sede di concerto". Si invita infine ad attendere che la Corte di Giustizia dica la parola definitiva a questo riguardo. Ma è evidente a tutti i commentatori che la sentenza della Cassazione vada nel segno opposto rispetto all'interpretazione "restrittiva" data nei mesi scorsi dai giudici romani, che avevano bocciato il trasferimento dei migranti nei centri allestiti in Albania.