Intervista

Dal Brasile a Valle Mosso a colpi di street art

La storia di Jota Dias, artista visivo, che si è trasferito da due mesi a Valdilana con la moglie

Dal Brasile a Valle Mosso a colpi di street art
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Ha deciso di trasferirsi dal Brasile a Valdilana, alla ricerca dell'ispirazione per la sua arte e della felicità con la sua famiglia: Jota Dias, 61 anni, originario di Rolândia, nello stato di Paraná, situato a nella parte Sud del Brasile, è un artista visivo, specializzato nella creazione di murales e nell'arte di strada, che lui dice sia «un'ottima forma di comunicazione» e che può «creare un senso di appartenenza nei cittadini». Si può dare uno sguardo alle sue opere su Instagram (@jotadiasmurales). Non solo, è anche insegnante d'arte e ha sperimentato diversi linguaggi artistici oltre la pittura: il cinema e il montaggio, producendo anche alcuni cortometraggi, e la fotografia. Un artista a tutto tondo, da soli due mesi in Italia, che sta imparando pian piano a conoscere il territorio in cui ha scelto di vivere.

L'intervista

Quali sono state le sue ispirazioni per diventare artista visivo?

"Sono laureato in arti visive all'Università Statale di Londrina in Brasile e sono anche insegnante d'arte. Fin dall'infanzia e dall'adolescenza, la mia più grande fascinazione è stata l'arte rinascimentale con i suoi innumerevoli artisti e opere. Queste ultime mi hanno dato l'ispirazione ad intraprendere lo studio delle belle arti. Ma allo stesso modo anche altri artisti e periodi storici, tra surrealismo e astrattismo".

Abita a Valle Mosso. Come mai ha scelto di trasferirsi proprio lì?

"Abito a Valle Mosso da due mesi con mia moglie Simona, che l'anno scorso mi ha anche aiutato a realizzare alcuni murales su ordinazione. Stiamo approfondendo lo studio della lingua italiana. In Brasile avevamo già iniziato a studiarla, ma ora dobbiamo esercitarci a parlarla. La storia inizia cinque anni fa, quando mia moglie ha iniziato l'iter di riconoscimento per avere la cittadinanza italiana. Abbiamo scelto Valle Mosso, dopo aver fatto qualche ricerca. Tra le ragioni, sottolineo la notorietà del valore della preservazione ambientale visionaria avviata da Ermenegildo Zegna con Oasi Zegna, un argomento molto discusso in tutto il mondo ai nostri giorni. Ciò che ha attirato la nostra attenzione, inoltre, è stata la qualità dell'aria, l'assenza di rumore dei grandi centri urbani e perché è una regione vicina a grandi centri come Biella, Novara, Torino, nella quale mi auguro di poter svolgere opere importanti, perché è la mia professione. Allo stesso tempo mi sento di appartenere a questa culla dell'arte chiamata Italia".

Intervista completa in edicola oggi, lunedì 15 aprile, su Eco di Biella.

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