Dai balconi del Biellese un urlo: cessate il fuoco
Tanti striscioni con la scritta "Cessate il fuoco" in risposta all'appello lanciato dall'associazione Donne in cammino per la pace
“Cessate il fuoco” è l’appello urlato in questi giorni da decine, probabilmente centinaia di balconi biellesi. Una risposta all’appello lanciato dall’associazione “Donne in Cammino per la Pace”. «Il grido delle donne a favore della pace continua a diffondersi -era l’appello lanciato nei giorni scorsi - Chiediamo ad ogni donna, ad ogni persona che ha a cuore la pace, di esporre un telo bianco con la scritta CESSATE IL FUOCO sul proprio balcone, cancello, luogo di lavoro».
Striscioni per la pace
Accogliamo anche noi l’invito a diffondere questo messaggio di pace pubblicando una parte delle foto che ci sono state inviate, provenienti da ogni luogo del Biellese. «La guerra è il segno della sconfitta dell’umanità - proseguono le promotrici dell’iniziativa - la quantità di dolore, lutto, distruzione e appiattimento di ogni futuro che porta con sé ce la rendono insopportabile. Ma cosa possiamo fare nei nostri territori dove la guerra non c’è? Come possiamo far sì che le immagini della televisione o che scorrono sui nostri computer non diventino qualcosa a cui assuefare le nostre coscienze?
«Crediamo che due siano le strade: mantenere vivo il senso di comunità, progettando azioni e riflessioni collettive e comunitarie. E decidere di prendere parte personalmente, credendo che ogni azione che poniamo in atto non sia vana perché ci rende umani, persone capaci di sentire il dolore altrui come nostro.
«Come Donne in Cammino per la Pace vogliamo quindi attraversare queste due strade continuando a mettere in atto azioni che rendano visibile il nostro grido, partigiane rispetto a quello che accade, insieme ad altre donne e a tutte le persone che vorranno unirsi a noi».
Chi vuole appendere uno striscione al suo balcone, lo può poi condividere sui Social usando #donneincamminoperlapace!
Tutte le foto degli striscioni sui balconi sono in edicola oggi, lunedì 19 febbraio, su Eco di Biella.