Cossato, tocca alla "manica del torchio"
Il Comune chiede i soldi alla Regione per finire restauro di Villa Ranzoni. Occorrono circa 600mila euro.
Il Comune chiede i soldi alla Regione per finire restauro di Villa Ranzoni. Occorrono circa 600mila euro.
Restauro
Lunedì della scorsa settimana, il Comune di Cossato ha inoltrato alla Regione Piemonte la sua candidatura per la stipula di ‘’Accordi di programma per realizzare opere pubbliche di sviluppo locale’’. La giunta comunale l’ha fatto per ottenere un contributo per il restauro del 3° lotto della Villa Ranzoni, denominato ‘’manica del torchio’’. Un intervento in ballo da oltre 10 anni, che è stato, più volte, preso in considerazione e poi rinviato per mancanza di fondi. Nel frattempo, il tetto di quello stabile sta, progressivamente, crollando a causa dell’età e delle infiltrazioni piovane.
Questo grandioso complesso monumentale del Seicento, che il Comune di Cossato aveva acquistato nel 1988, quando era sindaco Elio Panozzo, dalla proprietaria, la baronessa Lina Ranzoni Tecco, da tempo, è stato dichiarato di interesse culturale e, quindi, sottoposto a tutela.
Com’è noto, la maggior parte dell’immobile è stata restaurata per ospitare gli uffici socio-culturali, istruzione e sport, la biblioteca comunale, il servizio Informagiovani e la sala eventi ‘’Giuliana Pizzaguerra’’.
«Resta più soltanto la manica del torchio - spiega il sindaco Enrico Moggio - il cui progetto, già da tempo approvato dalla Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di: Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola, prevede una spesa complessiva di ben 600 mila euro. Se la Regione accoglierà la nostra candidatura, il nostro Comune potrebbe cofinanziare l’intero intervento con 140 mila euro. In tal caso, potremmo spostare, finalmente, la sala del consiglio comunale, da quella attuale a Villa Berlanghino, in una sede più adeguata e dotata delle tecnologie più avanzate ed andremmo a completare la riqualificazione di uno degli edifici più antichi ed importanti della nostra città. Infine, si provvederebbe anche ad una adeguata sistemazione dell’area verde, che dà verso la piazza Croce Rossa, dove si ricaverà un nuovo accesso, più comodo e funzionale alla struttura».
Il progetto
Il progetto definitivo è stato stilato da un’associazione temporanea di professionisti, composta da: Mauro Bellora e Giuliana Morisano dello studio ‘’MGA4’’, lo Studio Architetti Associati (capogruppo), archeologa Laura Maffeis (Cristellotti & Maffeis srl.) ed il geologo Claudio Bosco. L’importo a base d’asta, compresi gli oneri per la sicurezza sarà su 487.098,92 euro.
Franco Graziola