Coldiretti, riso: "Inaccettabile la continua diminuzione del prezzo alla tonnellata"
“Il valore del prodotto non può essere teorico, ma deve rispettare parametri precisi”
Un continuo ed inesorabile calo del prezzo contrapposto ad una mancata operazione di compravendita. “Il valore del riso ha toccato quote eccessivamente basse essendo diminuito di più di 300 euro alla tonnellata nelle ultime settimane – evidenzia il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Roberto Guerrini – Si tratta di un grosso problema per i tantissimi produttori delle nostre province che devono affrontare una vera e propria forma di speculazione legata all’eccessivo ribasso del costo del prodotto”.
Coldiretti, riso
Un calo segnato dai listini delle borse merci, pertanto, ingiustificato dalla mancanza di operazioni di mercato tali da determinare variazioni significative dei prezzi. Offerte e domanda sono ridotte ai minimi termini.
Inaccettabile
Una nuova problematica per il settore che non ha ancora completamente superato l’emergenza siccità che in alcune zone ha provocato, lo scorso anno, una perdita del 50%. A pesare ulteriormente negli ultimi 12 mesi è stata l’esplosione dei costi energetici con aumenti record che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio. Un’altra minaccia per i risicoltori, inoltre, è l’importazione di riso asiatico che nel 2022 è praticamente raddoppiata con le varietà italiane che rischiano di essere cannibalizzate.
Parametri
“Non essendoci degli scambi significativi il valore del prezzo attribuito dalla borsa non rappresenta la realtà di mercato e non fotografa la situazione oggettiva - afferma il Direttore Luciano Salvadori - Il valore del riso non può essere solamente teorico, ma deve rispettare dei reali parametri dettati dalle leggi di mercato. Oggi i ribassi ingiustificati dei prezzi sono solo strumentali e speculativi”.