Circolo Tennis, piove dentro: "Pericolo, club house va chiusa"
Chiamati dal gestore, i Vigili del fuoco certificano le criticità al Circolo Tennis. Lavori attesi da anni, ora in arrivo. Moscarola: "Entro maggio il via"
Lo strano caso che coinvolge il Circolo Tennis Biella, di proprietà del Comune, è la rappresentazione plastica di come sia la burocrazia il nemico numero uno di chi, politico, amministra le città. Sovente non bastano buone volontà e idee, occorre anche una certa dose di fortuna per non finire incagliati in qualche secca burocratica nascosta in qualche ufficio che non necessariamente deve essere nel proprio comune, ma magari in Regione o più facilmente nel ginepraio di ministeri ed enti romani che devono solo metterci un timbro.
Il caso del Circolo Tennis
Tornando al caso specifico, venerdì scorso in via Liguria, a Biella, si è arrivati al culmine di una situazione surreale: il gestore Cosimo Napolitano, esasperato dall’acqua piovana che da anni invade gli uffici della club house e del ristorante, per non parlare delle infiltrazioni negli spogliatoi e altri ambienti del circolo, ha chiamato i vigili del fuoco per verificare se ci fossero le condizioni di sicurezza necessarie per continuare ad operare anche in caso di maltempo. Considerato che quando piove l’acqua finisce per lambire il quadro elettrico generale all’interno della segreteria, il responso del sopralluogo dei vigili è stato quasi immediato: "C’è pericolo fulminazione, quando piove il quadro va spento e gli uffici chiusi fino a quando la sicurezza non sarà ripristinata".
Intervento
I vigili del fuoco, coordinati dal capo squadra Claudio Nardi, giunti sul posto hanno convocato anche i rappresentanti dell’Ufficio Tecnico del Comune per chiedere lumi su un intervento che dopo anni è stato finalmente programmato e soprattutto finanziato: «Entro maggio i lavori inizieranno, ci siamo sempre dimostrati attenti alle problematiche evidenziate da Napolitano - spiega Moscarola, giunto sul posto -, ma non è stato semplice intercettare i fondi per realizzare un intervento di riqualificazione importante sulle tribune. Ora ci siamo riusciti e procederemo con i lavori, ma procedure e tempistiche relative vanno rispettate». In seguito è giunto al circolo anche il dirigente del Settore Gestione del Territorio architetto Paolo Volpe, responsabile delle manutenzioni, entrato in servizio da pochi giorni, e quindi reso edotto della situazione sul momento. Non senza qualche tensione legata alle tempistiche, lunghe, molto lunghe, si è concordato di provvedere subito ad un intervento “taccone” per impedire alla pioggia di infiltrarsi dalle tribune sovrastanti che vanno di nuovo impermeabilizzate.
Il perchè Napolitano sia arrivato al punto di rottura nonostante i rapporti buoni con la Giunta Corradino è presto detto: la struttura comunale presenta diverse (e annose) criticità strutturali che l’attuale amministrazione ha ereditato da quelle precedenti, anche se è difficile risalire con esattezza a quando le cose al circolo tennis hanno iniziato ad andare per il verso storto.
Le parole del gestore Cosimo Napolitano
A farne le spese, però, è stato soprattutto il gestore attuale che puntualizza: "Ho manifestato al Comune tutta una serie, cospicua, di criticità presenti al circolo subito dopo aver vinto il bando - sostiene Napolitano -. In pratica il circolo che mi è stato consegnato non corrisponde al bando al quale ho partecipato. Ho dovuto anticipare soldi di tasca mia per poter operare in locali non perfettamente a norma. Inoltre alcuni campi non sono a norma per poter organizzare tornei di tennis Atp il che ci danneggia nella nostra attività, ma siamo andati avanti. Ho aspettato quattro anni e mezzo, ora basta. Nonostante la buona volontà sempre riscontrata nel vicesindaco Moscarola e nel funzionario Antonio Pusceddu dell’Ufficio Sport, purtroppo il rapporto con l’Ufficio Tecnico e con la Dirigente del Settore Lavori Pubblici architetto Simona Maria Anglesio è pessimo, mi è difficile anche incontrarla nonostante le mie visite in Comune. Mi chiedo il perché di questa differenza di atteggiamento tra i due Uffici dello stesso Comune. Ma ora basta, se piove il circolo chiude con tutte le conseguenze legali del caso, sperando che finalmente i lavori possano iniziare, così da sbloccare anche la parte contrattualistica che, anche dopo le conseguenze del periodo Covid, necessita di una revisione urgente delle tariffe applicabili al pubblico che tarda ad arrivare e ci sta penalizzando ulteriormente sotto il profilo gestionale. Oltre ai tanti soldi miei investiti in una struttura del Comune, direi che ce n’è abbastanza per essere giunto al limite della sopportazione".
Superlavoro
Ad onor dei fatti, estrapolando il caso in questione potrebbe apparire che all’Ufficio Tecnico del Comune di Biella qualche meccanismo si sia inceppato, e al netto del rapporto deteriorato tra Napolitano e Anglesio, va invece evidenziato che tutt’attorno al Circolo Tennis è stato un fiorire di progetti in fase di ultimazione, finanziati grazie ai fondi del Pnrr che probabilmente, avendo tempistiche rigide di realizzazione, sono passati davanti alle pur evidenti necessità del Circolo Tennis. Il rilievo però, suona come una ulteriore beffa per Napolitano: "Non discuto assolutamente le scelte fatte, tra stadio, piscina, forum, campi da beach, tribune e altro: faccio però rilevare che io sono l’unico a pagare un affitto mensile e aspetto da oltre quattro anni di essere messo in condizioni ottimali per lavorare in una struttura comunale".
Gabriele Pinna