LA DECISIONE

Centri anziani, via alla rivoluzione

Chiude quello del Vernato che verrà accorpato con quello di via Delleani. Per la gestione si cerca un ente del terzo settore. 

Centri anziani, via alla rivoluzione
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Chiude quello del Vernato che verrà accorpato con quello di via Delleani. Per la gestione si cerca un ente del terzo settore.

La delibera

Rivoluzione per i centri anziani della città. La giunta comunale proprio in questi giorni ha dettato la linea che prevede importanti novità sul tema. Con l’accorpamento dei due più importanti centri cittadini. Verrà infatti chiuso quello del Vernato, l’unico ancora in funzione, che sarà trasferito in quello di via Delleani. I centri dei quartieri saranno invece completamente dismessi.

«I Centri Incontro Anziani - si legge nella delibera approvata dalla giunta -, per anni, hanno rappresentato un'importante risorsa del territorio per i cittadini della "Terza età" che vi si recavano per svolgere attività ricreative e di socializzazione; negli ultimi 5 anni la loro tradizionale presenza sul nostro territorio, ha perso buona parte del significato di “luogo e momento di aggregazione” sia a causa dell’emergenza sanitaria e della paura di frequentare luoghi affollati, sia per la mancanza di “nuovi anziani” disposti ad occuparsi della gestione ed apertura/chiusura nei giorni di frequentazione stabiliti. Alcuni centri, infatti, anche in epoca pre-covid, sono rimasti chiusi per lunghi periodi perché nessun iscritto era disponibile a candidarsi per far parte del comitato di gestione, organo composto da un presidente e almeno 3 consiglieri come previsto dal Regolamento comunale. Il nuovo Regolamento voleva essere l’occasione per aggiornare l’elenco dei frequentatori, molti dei quali erano deceduti o mai intercettati presso i centri. Le iscrizioni sono state nettamente inferiori alle aspettative e molti Centri, soprattutto quelli periferici, non hanno raggiunto il numero di iscritti sufficiente a costituire un Comitato di gestione».

«L’Assessorato competente, nel corso degli ultimi due anni - si legge ancora -, ha effettuato numerosi sopralluoghi ed organizzato svariati incontri con i Presidenti dei Centri incontro anziani, per valutare forme di gestione alternative e per comprendere le ragioni dello scarso interesse e partecipazione di anziani, sia in qualità di frequentatori che di gestori. Tra le ragioni dello scarso interesse è emersa la paura del Covid e la difficoltà di coinvolgere in ruoli di gestione e responsabilità, anziani con età sempre più avanzata (ultra 80enni). Pur riconoscendo il valore sociale e la funzione di aggregazione dei Centri incontro anziani , occorre addivenire all’adozione di provvedimenti razionali rispetto al loro funzionamento ottimale. I Centri incontro anziani del Barazzetto, Favaro, San Paolo, Piazzo e Pavignano non sono più attivi da mesi, hanno un numero di iscritti irrisorio e non hanno più un comitato di gestione, causa le dimissioni dei vari presidenti. Il Centro incontro anziani di Oremo sarà oggetto di lavori di ristrutturazione, già programmati dal Settore Lavori pubblici, e pertanto eventuali ragionamenti sul suo utilizzo dovranno essere rimandati al prossimo anno. Il Centro incontro di via Delleani, da mesi è chiuso per dimissioni del Presidente e del comitato di gestione. Al momento l’unico Centro incontro funzionante, con un buon numero di iscritti e un comitato di gestione stabile risulta essere quello del Vernato. Il Centro incontro di via Delleani, è stato pensato, progettato e destinato appositamente a questa tipologia di utenza e offre spazi, locali ed attrezzature più idonee alla tipologia di frequentazione. In un’ottica di razionalizzazione ed efficientamento di spazi e risorse, il Comune ritiene di accorpare il Centro incontro del Vernato a quello di via Delleani, posto che: il numero complessivo di iscritti è comunque inferiore alla capienza massima consentita; i costi di gestione del Centro incontro di via Delleani sono nettamente inferiori a quelli del Vernato; la distanza tra i due centri è inferiore a 1 chilometro».

Gestione

«Il Comune valuta l’affidamento in via sperimentale del Centro incontro di via Delleani, ad un Ente del terzo Settore (Ets) che, per finalità statutarie, può svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o di terzi, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati. Il Comune a fronte di un programma di attività ed iniziative di promozione sociale condivise con l’Assessorato alle Politiche Sociali - e senza costi aggiuntivi per gli anziani iscritti all’associazione - potrà farsi carico dei costi fissi di gestione (locazione e utenze), ferma restando da parte dell’Ets la presentazione annuale di idonei documenti giustificativi delle spese sostenute per l’organizzazione delle attività a favore degli anziani (tornei di carte, tombolate, feste in occasione di ricorrenze, gite, ginnastica dolce, pomeriggi danzanti). Il Centro dovrà essere aperto per gli anziani almeno 5 giorni a settimana (sabato e domenica inclusi) in orario pomeridiano, tra le ore 14.30 alle ore 18.30) e l’Ets dovrà predisporre un programma di attività finalizzato ad aumentare la partecipazione attiva degli anziani in particolare di coloro che abitualmente non partecipano alle attività. L’Ets si dovrà rendere disponibile a gestire eventualmente altri 2 Centri Incontro Anziani (Oremo e San Paolo), alle medesime condizioni e con le stesse modalità stabilite dalla convenzione». Il Comune ha poi dato mandato di dismettere tutte le utenze per i centri anziani del Piazzo, di Pavignano, del Barazzetto e di San Paolo a partire da novembre.
Enzo Panelli

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