Centri accoglienza migranti a Biella: “Rimostranze ingigantite a fini politici”
La posizione dell'Organizzazione biellese del Partito marxista-leninista italiano.
Riceviamo e pubblichiamo:
La posizione dell’Organizzazione biellese del Partito marxista-leninista italiano
Prima di entrare nelle considerazioni politiche sull'argomento della dislocazione dei centri di accoglienza per migranti nel biellese è importante analizzare le fotografie scattate da alcuni membri del cosiddetto "Comitato cittadini Hotel Coggiola", che recentemente ha raccolto 35 firme di residenti di via Cottolengo e ha presentato un esposto alla Prefettura di via Repubblica per la chiusura del centro.
Nella prima fotografia allegata all'esposto, si possono notare tre migranti che parlano tra di loro fuori dalla porta d'ingresso dell'ex Hotel Coggiola, uno dei quali ha un cellulare in mano. Nella seconda immagine, si scorgono tre migranti, uno dei quali tiene tra le mani un foglio di carta. Nell'ultima fotografia si vede un migrante mentre stende dei panni su uno stendino all’interno del balcone dello stabile. Senza cadere in una facile ironia, ci saremmo aspettati delle immagini più compromettenti, se l'obiettivo fosse stato rilevare atti di spaccio, risse, violenze o migranti intenti a infastidire i passanti della zona. Tuttavia, nulla di tutto ciò è emerso. Le immagini mostrano semplicemente alcuni migranti impegnati in attività quotidiane.
L'Organizzazione biellese del Partito marxista-leninista italiano è convinta che queste rimostranze da parte di un piccolo numero di cittadini siano portate all'attenzione dei media locali e spesso ingigantite per scopi politici. Le televisioni nazionali spesso hanno un interesse politico nel presentare i migranti come mostri e criminali anziché come individui fuggiti da guerre, sofferenze e disperazione alla ricerca di un futuro dignitoso in Europa. Questo atteggiamento contribuisce a diffondere stereotipi negativi. In un altro passaggio della lettera inviata al Prefetto emerge che alla sera un padre va a prendere la figlia che rientra a casa perché non vuole lasciarla passare sola in mezzo ai migranti.
È importante sottolineare che la stragrande maggioranza dei reati sessuali e della violenza contro le donne in Italia sono commessi all'interno delle mura domestiche, spesso da familiari o conoscenti stretti. Questi dati non sono correlati ai migranti. Certamente, non intendiamo minimizzare le eventuali difficoltà di coesistenza, ma tali incomprensioni dovrebbero essere affrontate come questioni di vicinato. La convivenza pacifica e rispettosa richiede un dialogo aperto e onesto tra tutti i residenti, indipendentemente dalla loro origine. Il nostro giudizio politico coincide con quanto abbiamo già dichiarato in un comunicato lo scorso luglio. Il PMLI sostiene l'idea di istituire piccole strutture ricettive distribuite in tutto il territorio provinciale che ospitino un numero limitato di migranti in appartamenti sfitti o di proprietà comunale. L'obiettivo di questa proposta è agevolare la comunicazione tra residenti e migranti utilizzando mediatori culturali per promuovere un dialogo costruttivo e risolvere conflitti, dimostrando il reciproco rispetto delle esigenze di entrambe le parti.
È fondamentale lottare affinché ai migranti siano garantiti i diritti fondamentali, compresa la parità di diritti con i lavoratori dei paesi dell'Unione Europea. La lotta contro il razzismo e la xenofobia deve coinvolgere tutte le persone che credono in una società inclusiva e rispettosa dei diritti fondamentali di ogni individuo, promuovendo l'uguaglianza e l'integrazione attraverso il dialogo e il rispetto reciproco.
Per il PMLI.Biella
Gabriele Urban
Biella, 28 ottobre 2023