Cavaglià, un inceneritore da 740 tonnellate al giorno
Ecco il progetto di A2A per il polo di Cavaglià, nell’area che fu Zincocelere.
E’ una delle partite più accese di questo 2023. Il termovalorizzatore che la società A2A vorrebbe realizzare a Cavaglià, nell’area dell’ex Zincocelere, continua infatti a far discutere con le associazioni ambientaliste e i Comuni della zona, una trentina in totale, che non hanno intenzione di indietreggiare nel dire “no” a questo tipo di impianto giudicato inquinante, in un territorio che, secondo i primi cittadini «in questi anni ha già dato».
Un inceneritore da 740 tonnellate al giorno
Il progetto per il termovalorizzatore è stato ripresentato nel mese di dicembre dello scorso anno, dopo che A2A aveva ritirato il procedente. Si tratta di un impianto capace di trattare circa 270mila tonnellate all’anno, pari a 740 tonnellate al giorno. Rifiuti provenienti dalle province di Biella, Novara, Vercelli e Torino.
L'impianto
«L’impianto per la produzione di energia elettrica e termica mediante combustione di rifiuti speciali non pericolosi - si legge negli elaborati progettuali di A2A - è stato concepito per rispondere alle necessità di trattamento dei rifiuti speciali di origine industriale/artigianale/commerciale, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dell’impiantistica regionale per il trattamento dei rifiuti con un impianto moderno, che adotta le migliori tecnologie disponibili, in grado di valorizzare con il recupero energetico le aliquote non recuperabili altrimenti, aliquote che attualmente sono smaltite in discarica o attraverso impianti ubicati fuori Regione».
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