Lotta contro l'azzardo

"Casi 'Tonali' da evitare anche nel Biellese. Il gioco d'azzardo rovina le vite"

Parla Loredana Acquadro del Ser.D dell'ASL di Biella: "L’arma più importante a disposizione è la prevenzione"

"Casi 'Tonali' da evitare anche nel Biellese. Il gioco d'azzardo rovina le vite"
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Il gioco d’azzardo patologico, o genericamente e impropriamente detto ludopatia, è una dipendenza che, dalla pandemia in avanti, ha avuto un forte incremento, in particolare per quanto riguarda il gioco online tra i ragazzi giovani. E i casi eclatanti dei calciatori italiani, Sandro Tonali, Nicolò Fagioli e Nicolò Zaniolo, hanno reso questo disturbo di grande attualità. Loredana Acquadro, psicologa psicoterapeuta, coordinatrice dell'équipe del Ser.D. ASL BI dedicata all'ambulatorio per il trattamento del disturbo da gioco d’azzardo, racconta i meccanismi e quali sono le armi a disposizione per contrastarlo.

Il gioco d'azzardo e come fare a contrastarlo

Dottoressa Acquadro, c’è stato un aumento per quanto riguarda i dati su chi gioca d’azzardo?

"Assolutamente. In particolare nel gioco online il numero è aumentato a dismisura. Un dato che mi è rimasto impresso è che nel 2021 erano stati aperti 1 milione e 300mila conti di gioco di ragazzi dai 18 ai 24 anni e l’anno successivo erano di 1 milione e 800mila (dati Nomisma, ndr). E molti di loro spendono tanti soldi mensilmente. I maggiorenni lo possono fare legalmente, ma anche i minorenni giocano online, magari prendendo la carta di credito dei genitori e registrandosi sui siti con credenziali false".

Quali sono le armi a disposizione per contrastare il gioco d’azzardo?

"L’arma più importante a nostra disposizione è la prevenzione. Cercare di far capire quali sono i pericoli. Noi lo stiamo facendo da anni con diversi progetti. Ad esempio c’è quello, in collaborazione con Caritas nostro partner, “Gaming and Gambling”; e anche un altro per le scuole medie con i Comuni di avviso pubblico, “Non è mai solo un gioco”, che ha anche la collaborazione di Teatrando".

Intervista completa più approfondimenti in edicola oggi, giovedì 2 novembre, su Eco di Biella.

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