Lotta alla pandemia

Braccio in silicone per "evitare" il vaccino: parla l'infermiera che l'ha scoperto

"Mi ha chiesto di iniettargli lo stesso il farmaco per ottenere il green pass"

Braccio in silicone per "evitare" il vaccino: parla l'infermiera che l'ha scoperto
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Il tentativo di beffa al green pass tentato ieri sera nel Biellese ha subito fatto scalpore nel resto d'Italia: Guido Russo, odontoiatra no-vax già sospeso, si è infatti presentato davanti all'infermiera sessantenne Filippa Bua con una protesi in silicone al posto del braccio. Intervistata dalle maggiori testate nazionali, l'infermiera del centro vaccinale della Biver ha espresso tutto il proprio sconforto per quanto riguarda l'accaduto.

«Quando il signore mi ha dato il braccio ho pensato ad un errore - ha dichiarato Filippa Bua - di essermi trovata davanti ad una persona con un arto precedentemente amputato che si era confusa. Dopo averglielo fatto notare, con po' di vergogna da parte mia, l'uomo ha confessato il suo tentativo di truffa e mi ha chiesto di iniettargli lo stesso il farmaco per ottenere la certificazione verde. Dopo il mio rifiuto è andato via senza fare troppa scena, lasciando me ed i miei colleghi a bocca aperta. Abbiamo redatto subito una relazione dell'accaduto e l'abbiamo inoltrata ai nostri superiori. Sono ancora scioccata di fronte a quello che è successo».

Anche il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio è voluto intervenire per commentare l'accaduto, pubblicando un video in cui ha condannato "un gesto che offende il sistema sanitario piemontese". «Il caso di Biella farebbe sorridere - sottolinea Cirio - se non fosse che non c'è niente da sorridere: anzi la situazione è molto grave. Il piano vaccinale della nostra regione è uno dei migliori in Italia, anche per le terze dosi già erogate».

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