Biella: «Potenziare piste ciclabili. Esiste un piano, prendetelo in mano»
L’invito a intervenire a sindaco e assessori da parte dell'opposizione.
L’invito a intervenire a sindaco e assessori da parte dell'opposizione.
La campagna di sensibilizzazione
Prosegue la campagna di sensibilizzazione delle minoranze in merito alla mancata manutenzione in città. Questa volta vengono prese in esame le piste ciclabili e lo stato di incuria che le caratterizzano. «Come minoranze della coalizione Pd, Biella C’è, M5 in Consiglio Comunale - spiega Giuseppe Paschetto del M5S - abbiamo presentato una interrogazione sulle piste ciclabili. Partiamo dal concetto che le piste ciclabili costituiscono uno strumento importante per favorire la mobilità sostenibile e decongestionare il traffico cittadino con evidenti benefici a livello ambientale, sanitario e sociale. Molte città in Italia ed Europa si sono attivate per la realizzazione di reti di piste ciclabili che rendano sicura la fruizione per bici e e-bike. Basti pensare che in questa mobilità a impatto zero ci sono città come Ferrara e Reggio Emilia che vantano rispettivamente 150 e 194 km di piste ciclabili pari a 1,14 metri per abitante. Si tratta di città di pianura e in cui c’è una consolidata cultura rispetto all’uso delle bicicletta ma anche a Biella la cultura si crea se esiste la volontà politica in tale direzione».
«Le piste ciclabili per essere efficienti devono però avere una serie di caratteristiche fondamentali - spiega ancora Paschetto -: devono avere uno sviluppo capillare e di notevoli dimensioni, non ci devono essere buche ed ostacoli lungo il percorso, la segnaletica orizzontale verticale deve essere curata, adeguata e oggetto di periodica manutenzione, i tracciati devono essere protetti dalla sede stradale, evidenziati con colori diversi e non comprendere brusche deviazioni. Inoltre la fruizione della bici e delle relative piste deve essere sostenuta da una adeguata promozione a livello culturale e sicuramente l’esperienza dimostra l’utilità di punti di bike sharing anche in prospettiva turistica per diventare una vera città bike friendly. Queste caratteristiche non si riscontrano nella attuale rete ciclabile cittadina. Ricordiamo che esiste un piano delle piste ciclabili elaborato dall’allora assessore Varnero che sarebbe opportuno riprendere con integrazioni e aggiornamenti. Nel piano sono incluse anche aree periferiche e collinari della città ma non dimentichiamo che è sempre più diffuso l’utilizzo di e-bike che permettono di muoversi in modo sostenibile con qualsiasi pendenza e indipendentemente dalla caratteristiche fisiche delle persone».
«Si tratta quindi di creare una rete ciclabile che permetta ai cittadini di muoversi in sicurezza non solo per svago ma per i normali spostamenti in città - conclude Paschetto -. Per cui si richiede al sindaco e all’assessore competente per sapere se si intenda mettere mano alle attuali piste ciclabili provvedendo a segnaletica, sicurezza, rimozione di ostacoli, se si intenda realizzare un collegamento ciclabile dalla stazione ferroviaria a città studi, a che punto è la pista ciclabile di via Cernaia in dirittura di partenza lo scorso anno e poi bloccata da problemi burocratici e con finanziamenti che si rischia di perdere. Infine se esiste l’intenzione di rimettere mano al piano generale delle piste ciclabili per garantire una mobilità sostenibile in città».
Enzo Panelli